“I giovani sono in via di estinzione. Negli ultimi 10 anni, dal 2000 al 2010 abbiamo perso più di 2 milioni di cittadini di età compresa tra i 15 e i 34 anni”.
Lo ha detto il direttore del Censis, Giuseppe Roma, entrando all’audizione presso la Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera che sta esaminato il tema dell’accesso al mercato del lavoro. “Sono una merce rara”, ha aggiunto Roma, spiegando che i dati italiani sono i peggiori insieme a quelli tedeschi.
In contrapposizione – ha aggiunto – nello stesso periodo sono invece aumentati di 1 milione 896 mila unità gli italiani over-65.
Non solo, i giovani italiani, secondo Roma, sono scarsamente istruiti. Tra i middle young (25-34 anni d’età), quando normalmente il ciclo educativo dovrebbe essere compiuto, il 29% ha concluso solo la scuola secondaria inferiore, contro il 16% di Francia e Regno Unito, e il 14 della Germania.
E ancora, i laureati registrano i valori più bassi rispetto agli altri grandi Paesi europei: il 20,7% a fronte di una media europea del 33%, del 40,7 del Regno Unito e del 42,9 della Francia.
Inoltre, dati i tempi prolungati dei diversi cicli formativi, l’ingresso nella vita lavorativa per i giovani italiani è ritardato rispetto agli altri Paesi europei. Tra i più giovani (15-24 anni) il 60,4% risulta ancora in formazione, rispetto al 53,5 della media Ue, il 45,1 della Germania e il 39,1 del Regno Unito. Gli occupati sono il 20,5% rispetto al 34,1% della media europea. (Repubblica)