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Gioventù ed entusiasmo per far grande il piccolo Crotone

Creato il 31 ottobre 2013 da Makinsud
Gioventù ed entusiasmo per far grande il piccolo Crotone

Da quel famoso spareggio playoff targato 2009 a oggi ne è passato di tempo.
Quattro lunghi anni di permanenza nel campionato cadetto condito da qualche giovane lanciato nel calcio che conta e delle salvezze a tratti divertenti e quasi mai sofferenti. Di chi parliamo? Semplice: il Crotone del presidente Vrenna ma, soprattutto, della mente Ursino. Il direttore sportivo da anni ormai costruisce squadre seguendo la massima “fare le nozze coi fichi secchi”.
Non un grande vivaio di proprietà, non un bacino d’utenza appetibile, né tantomeno quantità di denaro utili per tentare l’immediata scalata. Solo programmazione. Programmare, non solo sul campo, ma anche nei rapporti interpersonali con gli altri dirigenti. Bravissimo, in questo, lo è il pitagorico Ursino che da anni ha intrapreso collaborazioni con le principali realtà del calcio italiano: Roma, Inter e Juventus tra le prime, negli ultimi anni anche Fiorentina e Parma.
Se il calcio italiano, al Mondiale 2014, potrà godersi Alessandro Florenzi il merito è anche del Crotone che, due anni fa, lo ha accolto, coccolato e lanciato nel calcio che conta.

La stagione attuale, a dir la verità, non era nata sotto la migliore stella. Ceduto il miglior giocatore, Gabionetta, agli amici del Parma, il buon Drago, tecnico dei pitagorici, si è ritrovato con una squadra giovanissima e con qualche usato sicuro un po’ avanti con l’età. Bravo, così, il trainer di origini catanzaresi a far quadrato. Accolto il giovane Bidaoui come il nuovo Gabionetta, abbracciato Cataldi come nuovo Florenzi, iniziato a svezzare il partenopeo Jacopo Dezi e, ciliegina sulla torta, trovato il bomber in Giuseppe Torromino, crotonese doc.
Questo è il vero fiore all’occhiello dell’attuale stato di forma dei rossoblù che, dopo aver iniziato il campionato a fari spenti, condito dalla sconfitta in quel di Reggio Calabria senza attenuanti, si sono riscattati ampiamente a stagione iniziata. Proprio la sfida contro la Reggina rappresenta il culmine di questo avvio a dir poco fantastico: battuti gli acerrimi rivali dopo ben trent’anni grazie a una perla del solito Torromino.
E qualche settimana dopo, la battuta d’arresto contro il Lanciano non è servita ad abbattare i rampanti pitagorici: a Terni, contro un altro uomo del Sud, il reggino Mimmo Toscano, Bidaoui e compagni hanno fatto la voce grossa passando prima in svantaggio, poi rimontando e, quando tutto sembrava destinato al pareggio, sferrare il gancio destro che li proietta tra le prime cinque del torneo. Ma occhio ad abbassare la soglia d’attenzione. La serie B è lunghissima: farsi trovare avanti alla fine resta scritto, adesso è solo una soddisfazione momentanea.


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