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Giuseppe Culicchia alla Festa del Libro di Nichelino.

Creato il 24 maggio 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Ieri, giovedì 23 maggio, si è tenuta a Nichelino la prima edizione della Festa del Libro, organizzata dall’Assessore alla Cultura

Lo scrittore Giuseppe Culicchia Foto Turismo Torino, licenza CC BY-SA

Lo scrittore Giuseppe Culicchia
Foto Turismo Torino, licenza CC BY-SA

Alessandro Azzolina: per tutta la giornata si sono celebrati i libri e la lettura. Nel tardo pomeriggio,poi, a rendere l’occasione ancora più speciale è stata la presenza dello scrittore Giuseppe Culicchia, venuto a parlare del suo ultimo libro “BA-DA-BUM!(Ma la Mole no)”.

Come ci ha raccontato lui stesso, il romanzo è un omaggio ai 150 anni della Mole Antonelliana, edificio simbolo di Torino, capolavoro dell’architetto Alessandro Antonelli. Ed è proprio come un monologo dello stesso Antonelli, entità che si aggira come un Fantasma dell’Opera e appare a una coppia dei giorni nostri, sullo sfondo di una Mole chiusa e deserta dopo una giornata del Torino Film Festival. Così Culicchia ci racconta come l’architetto quasi sfidasse le usanze del tempo, come sognasse di “lasciare un segno in verticale, un punto esclamativo nel bel mezzo di Torino”, come il cantiere della Mole sia rimasto fermo dieci anni, come all’inizio il progetto fosse destinato ad essere una sinagoga per la comunità ebraica e come poi la comunità si mostrò perplessa di fronte alle aggiunte e alle modifiche, come si credesse fermamente che da un momento all’altro la Mole potesse fare ba-da-bum!, della frustrazione e del genio creatore e delle vicissitudini di un uomo, Alessandro Antonelli, che aveva voglia di correre e non di camminare, e di creare qualcosa che non guardasse ai costi ma all’eternità. Di come poi quell’edificio di cui non si sapeva cosa fare sia diventato un simbolo, se non il simbolo, e di come ora ogni costruzione torinese abbia l’obbligo di essere progettata per essere più bassa della Mole.

Un libro in cui Culicchia ha saputo dare voce a un personaggio che non ha lasciato testimonianze scritte se non i suoi progetti, che riusciva ad essere assieme antico ed avveniristico. Un modo bello e originale di rendere omaggio alla Mole con le parole dello scrittore torinese per antonomasia, e anche per celebrare la Festa del Libro di Nichelino mettendo insieme l’amore per la nostra città e per la lettura.

Articolo di Miriam Barone.


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