Carissimi tutti del web che passate di qui!
Oggi riesco un po’ dal seminato, ma è un pochino che mi frulla nella testa questo argomento, e voglio condividere le cose che so e che penso con voi.
D’altronde sempre di blog, blogger e quant’altro si parla.
In più spero possa essere di aiuto ai nostri follower che in parte sono dei blogger come noi.
Voglio SUBITO specificare che quest’articolo è scritto da una persona comune che non è laureata in Legge nè in materie affini. Ne parlo in base a ricerche fatte sul web e su bog, in base a ciò che PERSONALMENTE ho capito ed estrapolato da quello che ho letto.
Quest’articolo vuole essere una riflessione e per quanto possibile una spiegazione dal MIO punto di vista. Lungi dal fare lezioni o vademecum per tutti!
Anzi! Se dovesse leggere qualcuno esperto, lo invito a dare spiegazioni nei commenti!
Cosa sono sti cacchio di Give away? La parola già lo dice da sè: dare via, cioè una sorta di regalo. Io scelgo una qualunque cosa e decido di regalarla.
Si, ma a chi? Chi lo decide? E qui si apre la diatriba.
I give away, come molte delle mode degli ultimi anni, nascono in quel dell’ America.
La questione è che in America c’è una regolamentazione precisa che permette ad aziende e bloggers vari di poter organizzare e gestire questi give away. In Italia tutto ciò non esiste, o meglio un “concorso” con un premio ha una legislazione da far drizzare i capelli, con la bella e buona diatriba della burocrazia italiana fatta di aggiramenti e scartoffie da far impallidire.
Più un notaio. E vi serve pure la Partita Iva perchè fate attività specifica di pubblicità. E’ si, l’estrazione del vincitore dovrebbe essere fatta sotto la supervisione di un notaio!
Prima, soprattutto le varie youtubers si organizzavano con una specie di contatore random e facevano vedere anche la procedura “in diretta” in un video. Pare che sia illegale, chiaramente. Ricordo infatti di un video in cui Clio spiegava perchè non facesse più give away (ora ha ripreso a farne, che non si chiamano give away ma concorsi, sul suo blog). Poi ci sono negozi vari, li vedo su instagram, che assegnano un numero ad ogni ragazza che commenta e mette il famoso mi piace/follow alle varie pagine, e poi fanno un’estrazione da una grossa ampolla (tipo vecchia estrazione del lotto alla Rai).
E che succede in Italia, dove l’arraffazzone la vince? Che le persone dicono vabbè, ma chi mi becca! E quindi via con l’illegale. Sappiate che mi state proprio sulle palle. In più molte aziende trovano il modo di farsi pubblicità attraverso ragazze ignare di tutto ciò. O molto spesso meno ignare.
Un conto è ricevere un prodotto e decidere di parlarne a propria discrezione, volendo o meno essere onesti e trasparenti con i proprio follower, un conto è prevedere un premio.
Sembrerebbe quindi che il premio in questione dovrebbe avere un valore preciso, o meglio un valore irrisorio di tipo 1-2€ oppure essere di modico valore. Ma è pur sempre un rischio.
Quindi al limite, regalare una cosa vostra o che avete fatto voi potrebbe aggirare l’ostacolo. Purchè non abbia a che fare con la vostra attività principale. E qui ecco spiegato perchè produttori di accessori fanno i give away con le blogger e via discorrendo.
Ma anche mettiamo un centrino o un orecchino fatto da voi, che valore ha? E qui nascono i miei dubbi. Perchè io mi diletto in cosine fatte a mano, ma non me la sento di rischiare. Non ho ben capito questa cosa del poco valore.
Allora molti, come appunto Clio, fanno un concorso chiedendo una produzione artistica, tipo che ne so un disegno, un trucco, una nail art. Ma non stiamo sempre lì? Chi decide chi vince e secondo cosa? A me di entrare in meccanismi “a vabbè chi mi dice che hai estratto secondo coscienza” non mi va. E’ un blog piccolo, ma è mio e di fare porcate o incappare in questioni non mi va proprio.
Tutto ciò che è marketing o pubblicità di un brand o un’azienda in pratica deve essere registrato con il pagamento delle realtive tasse e lo sbattimento burocratico e, mi sembra, anche del notaio. Mia madre potrebbe essere felice, ha sempre amato quello dei Pacchi di Rai Uno. Come si chiama la trasmissione? Niente, non mi viene.
Sennò si parla fino alla morte del prodotto ma senza coinvolgere chi in realtà muove la macchina e che quindi lo regalate per i fattacci vostri. E ma il valore? Mi scoppia la testa.
Per tornare alla faccenda del regalare cose proprie, di dare roba mia dismessa mi sembra brutto, tra l’altro non ho manco sti follower che vogliono un prodotto capelli a metà perchè mio o una sciarpa che non me metto più… No, e non lo farei nemmeno se fossi famosa. Non mi piace proprio.
A me poi, così come al mio socio, non piace proprio l’idea di “comprare” i follower.
A questo punto, se qualche brand dovesse leggere st’articolo mi depennerà dalla lista di probabili blogger a cui spedire cose, ma questo blog è stato aperto in un momento di vita in cui ero (e lo sono ancora) alla ricerca di una nuova dimensione di vita, in cui volevo conoscere persone nuove, approcciare un mondo nuovo e fare di una grande passione qualcosa di produttivo in qualche modo.
Ben venga una retribuzione possibile o un invio di prodotti per recensione, non sono un’ipocirita amici miei. Ma la presa per i fondelli no.
Sarò romantica, sarò coool, sarò green, controcorrente o come ve pare. Ma io non compro la gente chiedendo like e followamenti vari nè prendo in giro le persone.
Detto tutto ciò, sarebbe tanto più semplice se lo Stato si attrezzasse facendo una normativa più snella e accessibile, così che chi vuole fare un regalo ai follower o guadagnare con la pubblicità possa farlo nella trasparenza e nella tranquillità. Non ci vedo nulla di male, se non incappassi in cose illegali o diatribe lo farei. Con la mia onestà intellettuale, che non è in vendita.
E’ comunque una cosa carina premiare i propri follower e fare un regalo a qualcuno che ti segue ed è affezionato! Sei affezionato anche tu blogger, chiaramente!
Senza sfruttare nessuno e fare magagne.
Quindi, voi che fate con sti give away?
Vi rimando ad un articolo spiegato meglio del mio se siete curiosi di saperne di più e che io ho letto con molto interesse –> qui.
Fatemi sapere come vi regolate voi e cosa e pensate, se ne sapete di più, etc, etc, etc.