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Gli amori e le delusioni di ava gardner

Creato il 18 agosto 2010 da Gurufranc

>L'autobiografia di Ava Lavinia Gardner. Attrice

Divenne, forse, molto tardi ATTRICE, ma bellissima, una bruna da antologia lo fu, appena la natura lo ritenne possibile. Ne agitò di sangue maschio, a ettolitri, e imparò a fare anche la ex moglie di Mickey Rooney, di Artie Shaw e Frank Sinatra, senza avere mai una lira da loro (come emerge in un ricordo nella biografia) dopo il successo del film Il bacio di Venere. Fu grazie a lei che Walter Chiari si fece la fama di tombeur de femme. Grande amica di Clark Gable, a 25 anni è sul set proprio con lui in: I trafficanti. Lentamente dimenticò le sue origini: era ultima di sette figli, nata e vissuta in una famiglia molto povera dove fino a 23 anni aveva solo letto La Bibbia e Via col vento. Fu di certo la sua bellezza a farla emergere: aveva soli 18 anni quando fu individuata da un agente della MGM: rimasto abbagliato nel vedere una foto. Era bastata, perché emergesse la sua avvenenza. Era poco importante che fosse nata il 24 dicembre 1922 in una piantagione di tabacco, a Grabtown, una cittadina rurale nel North Carolina, di cui aveva tutti gli accenti e i ristretti orizzonti. Così come era poco rilevante che fosse l'ultima dei sette figli di Jonas Bailey e di Mary Elisabeth Gardner; che la sua famiglia faticasse non poco a tirare avanti nella Grande Depressione. E per giunta morì anche il padre. Terminate le scuole superiori, frequentò l'Atlantic Christian College di Wilson: il futuro sarebbe stato fare la segretaria di azienda. Invece bastò la fatidica foto: scattata dal cognato Larry Tarr; esposta in una vetrina. Dovette, poi, attendere John Ford: ne valorizzò, dopo molta gavetta, le capacità drammaturgiche e la impose nel cast di MOGAMBO, con  Clark Gable e Grace Kelly. L'interpretazione che più si ricorda è in La contessa scalza, con Rossano Brazzi e Humphrey Bogart. Altro bel film e ottima interprestazione: Il giardino della felicità del 1976. Lavorò anche con Sophia Loren e Alida Valli in Cassandra Crossing. Ebbe molte delusioni; tra le più cocenti: stava toccando il cielo con dito per aver avuto la possibilità di incidere delle canzoni e cantare nel film Show Boat di George Sidney, 1951, ma i produttori preferirono doppiarla con la soprano Annette Warren. L'altra fu la perdita del bambino che attendeva da Franck Sinatra. Accadde quando fu impiegata in Mocambo, nel 1953, mentre stava girando in Africa. Non mancarono le malelingue che le attribuirono la volontà di non divenire madre. Si innamorò anche di Miguel Dominguin e fu amica serena di Hemingway, che chiamava Papà, e del miliardario, folle Howard Hughes (anch'egli ha scritto una biografia: esilarante). La bellezza orientaleggiante della Gardner iniziò a essere intaccata dall'alcoolismo e sfiorì velocemente. Fece in tempo a finire la sua biografia e morì: era a Londra, nel 1990, a 67 anni; in compagnia della sua governante e del suo amato cane.

La prima frase della autobiografia:

Sono nata la vigilia di Natale del 1922 a Grabtown, nel North Carolina, col nome di Ava Lavinia Gardner. Non a Brodgen, non a Smithfield, come dicono molti libri, ma nella povera vecchia Grabtown, la «città da afferrare».

L'ultima frase che scrisse:

Una cosa che ho sempre saputo è che non bisogna avere paura di crescere, di invecchiare, di avvicinarsi alla morte. E se potessi rivivere ancora, credetemi, vivrei esattamente allo stesso modo. Forse con qualche cambiamento qua e là, niente di speciale. La verità è, tesori miei, che mi sono sempre goduta la vita. Me la sono spassata, veramente.

È sepolta a Smithfield, nel North Carolina.

Le foto: I- la foto della sovracopertina.

II- in Mocambo.

III-  con Clark Gable. 


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