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Gli Anni ’80 in Tv

Creato il 06 giugno 2013 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

Gli-Anni-80Consumismo sfrenato, aria di rivoluzione, crescono le manifestazione contro il nucleare, Madonna diventa un idolo mondiale, mentre i giovani yuppie mostrano il nuovo e costoso cellulare. Otto puntate per riscoprire il valore degli anni ‘80, quattro settimane per ripercorrere il decennio in cui è iniziato il futuro: su National Geographic Channel (Sky, 403) Gli Anni ‘80, ciclo condotto da Matteo Bordone che ci porta, sul filo dei ricordi, alla scoperta di quei dieci anni che hanno segnato la politica, il costum954777_10151415513042124_1523868824_ne e la tecnologia del mondo occidentale.

Nat Geo, ogni martedi,  racconta il decennio che ha inventato il futuro, partendo dal 1983 quando la Sony lancia il primo dispositivo al mondo che unisce videocamera al videoregistratore. Prima le telecamere erano a disposizione solo delle emittenti televisive o dei telegiornali, poi improvvisamente, potevi comperare piccole teelcamere, girare un filmato e vederlo nel videoregistratore di casa tua. Assumere, finalmente, il controllo di certi strumenti fu davvero liberatorio. Tra il 1984 e il 1988 vengono vendute più di 3.000.000 di videocamere solo negli Stati Uniti.

Una puntata dedicata al consumismo sfrenato  che trasformò drasticamente lo stile di vita negli USA e in Europa. Nuovi strumenti del comunicare e nuove idee per comunicare. Una rivoluzione che ha fatto di noi quello che siamo oggi.  Il mondo si stava rinnovando. Anni ’80, un party senza fine, dove l’immagine diventa tutto. Anni di glamour, un decennio che ci ha cambiati.

1983 l’America, finalmente, è uscita dalla recessione, gli americani sono felici del loro paese e iniziano a comperare senza limiti. Essere americani vuol dire spendere molti soldi. Non comperi quello che serve ma, quello che vuoi. Shopping per sport.

Tutti condizionati dalla parola lusso.  Il massimo dell’esplosione del capitalismo. Si spende come non ci fosse un domani. Forse perché si pensa che non ci possa essere un domani. La guerra fredd

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a si sta infiammando, la tensione è alta. Dopo anni di sfiducia e terrore la comunicazione tra Stati Uniti e Unione Sovietica si è interrotta del tutto. Una situazione pericolosa. Reagan definisce l’Unione Sovietica, l’impero del male e alla fine del 1983, era cessato ogni tipo di negoziazione. L’occidente schiera missili nucleari a raggio intermedio in Europa. Si affaccia l’idea di una terza guerra mondiale. Il film The day  after, apre gli occhi sulla nuova possibilità che, potrebbe trasformarsi in realtà. Il mondo potrebbe essere distrutto da un’esplosione nucleare. La generazione giovanile si ribella e scende in piazza. Parte il più costoso armamento della storia, lo scudo spaziale, contro gli attacchi nucleari. Nascono le proteste della pace, tutta l’Europa si oppone. E il movimnto pacifista costringe i potenti al dialogo.

La popolazione convinta che non ci sia il giorno dopo, inizia a spendere. Aumenta la paura e si affollano i centri commerciali. Negli anni ’80 ci si abitua al debito che raggiungerà il culmine nella crisi del 2008. Viene diagnosticata una nuova dipendenza la shopping-mania. Non si rammendano più i calzini, si buttano e si comperano nuovi.

Nasce la carta di credito e l’economia è in pieno boom.

I campioni del consumismo sfrenato sono i teenager che sviluppano l’ossessione per le etichette mentre una giovane donna sta per divenatre l’esempio per milioni di giovani ragazze, il suo nome: Madonna. La material girl dimostra subito di avere grandi ambizioni. Era radiosa, forte e determinata. Sfruttando il vantaggio del fascino diventa audace e il mondo non può più fare a meno di lei.  Nasce una superstar controversa, una regina della musica. Madonna diventa la rivelazione di cui tutti parlano e il pubblico femminile esce da casa al grido di “potere alle donne”. Un enorme impatto. Il suo messaggio :  “sentiti libera. sii te stessa, senza alcuna barriera e tutte

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volevano essere come lei.

L’immagine diventa tutto, una moda senza confini. Arrivano gli yuppies. Se i loro genitori erano dediti al risparmio, alla modestia  e all’umiltà, per questi nuovi ragazzi il lusso sfrenato e ostentato  è la parola d’ordine. Nasce anche l’essere in contatto. I tempi stanno per cambiare, i pedoni cominciano a camminare per strada parlando al telefono . Una delle tecnologie più redditizie della storia dell’umanità sta per affacciarsi al mondo: la telefonia cellulare. Un nuovo modo di comunicazione sta per  essere testato. È  un momento decisivo, un mondo in costante comunicazione attende il linea e finalmente il cellulare entra nella nostra vita, anche se ancora un po’ scomodo. Il Motorola viene commercializzato e conosciuto come il mattone. Cambierà il nostro stile di vita. Una delle immagini iconiche degli anni ’80 è un ragazzo nella sua decapottabile, con un grosso telefono in mano, un vero status.

Oggi negli Sati Uniti ci sono più dispositivi mobili che abitanti. Nessun prodotto di consumo è stato accolto nella storia dell’umanità così velocemente come il telefono cellulare.

Intossicati da quello che si vede in Tv e dalle campagne di marketing.  Un prodotto di tutti i giorni diventa uno stauts symbol e Dynasty introduce il look dei super ricchi. Con Dynasty nasce una linea di abbigliamento ispirato ad un programma televisivo, lustrini, gioielli e perle vendute ad un ritmo vertiginoso. Ma dynasty non è solo un profumo e spalline è emancipazione femminile stile anni’80. Forte, brillante, ricca e determinata ecco come diventa la donna moderna, una donna con il controllo della propria vita e in  competizione con i maschi.

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Un ‘altra opportunità per sentirsi ricchi? La casa ma, una casa di lusso. Nuove politiche economiche risolvono il problema, nascono i mutui. Un cambiamento epocale.

I consumatori sembrano disposti a comperare qualsiasi prodotto che abbia l’immagine giusta. Nuove mode, nuova musica, nuovi telefoni, nuove battaglie commerciali. Il consumatore è il re. Segnali premonitori di quello che saremmo divenati decenni dopo: il popolo di Facebook e Twitter.

È iniziati tutto lì.  Una cultura sempre più superficiale, dipendente dall’eccesso e dal consumismo. La celebrazione della ricchezza e dell’esagerazione ha portato all’edonismo e NOI è diventato, IO.

 


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