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Gli inventori del LED vincono il Nobel per la Fisica

Creato il 07 ottobre 2014 da Media Inaf
Il Nobel per la Fisica 2014 è stato assegnato a Isamu Akasaki (della Meijo University, Giappone), a Hiroshi Amano (della Nagoya University, Giappone) e a Shuji Nakamura (University of California, Santa Barbara, USA)

Il Nobel per la Fisica 2014 è stato assegnato a Isamu Akasaki (della Meijo University, Giappone), a Hiroshi Amano (della Nagoya University, Giappone) e a Shuji Nakamura (University of California, Santa Barbara, USA)

L’hanno definita “la rivoluzione della luce del ventunesimo secolo”: parliamo della lampadina a LED (Light Emitting Diode) blu, che è stata celebrata oggi a Stoccolma dove il premio Nobel per la Fisica 2014 è stato consegnato proprio ai suoi inventori, i giapponesi Isamu Akasaki (85 anni) e Hiroshi Amano (55 anni), entrambi ricercatori dell’università di Nagoya, e all’americano Shuji Nakamura (60 anni), che dal 1994 si è trasferito dall’università giapponese di Tokushima a quella californiana di Santa Barbara. I tre fisici si divideranno il premio da ben 8 milioni di corone svedesi pari a 888.226 euro. La motivazione che ha accompagnato il premio è: “per l’invenzione dei diodi a emissione di luce blu che hanno consentito di potenziare e rendere più brillanti le fonti di luce bianca” in modo più efficiente dal punto di vista energetico e rispettoso per l’ambiente.  La Fondazione Nobel, infatti, ha rivelato che l’invenzione è stata premiata ”nello spirito di Alfred Nobel”, che mirava a riconoscere il valore delle scoperte in grado di dare importanti benefici per l’umanità.

led twuittetr

Il primo annuncio è stato dato su Twitter, mentre andava in diretta il video su YouTube: “Con l’avvento dei led, sempre più diffusi, abbiamo oggi alternative più durature rispetto alle vecchie fonti di luce”. Sorpresi e onorati i vincitori dell’ambito e prestigioso premio: “Sono molto onorato di ricevere il premio Nobel dall’Accademia reale svedese delle Scienze per l’invenzione dei Led”, ha commentato Nakamura. “E’ molto gratificante vedere che il sogno di illuminazione Led sia diventato una realtà. Mi auguro che le lampadine Led a risparmio energetico possano contribuire a ridurre il consumo di energia e i costi di illuminazione in tutto il mondo”, ha aggiunto. Questo invece il primo commento a caldo di Akasaki: “Sono stato sorpreso dalla notizia e, ovviamente, per me è un onore”. “Sono riconoscente a quanti hanno permesso i miei studi”, ha detto in una conferenza stampa alla Meijo University di Nagoya, dove insegna, trasmessa in diretta dalla tv pubblica Nhk. Akasaki, che ha ringraziato il Matsushita Research Institute e sua università, ha detto di aver ricevuto “da 2 o 3 giorni telefonate da parte di media e altre istituzioni internazionali. Ho pensato – ha aggiunto – che potesse essere la volta buona”. 

led

Le lampadine a led sono state sviluppate tra il 1989 e il 1993 e hanno migliorato effettivamente la nostra vita di tutti i giorni non soltanto perché sono più efficienti delle vecchie lampadine a incandescenza, ma soprattutto più efficienti delle recenti alogene o quelle a basso consumo. Pensate che la durata delle lampadine a LED è di 100.000 ore, contro le mille delle lampade a incandescenza e del 10.000 ore di quelle a fluorescenza. Come funzionano i LED? Molto semplicemente questi dispositivi, che possiamo vedere ormai ovunque, riescono a utilizzare tutta l’energia elettrica che consumano solo per emettere luce, senza disperdere calore, come le altre lampadine ancora in uso. Proprio per questo motivo l’energia impiegata viene ottimizzata senza sprecarne nell’emissione di calore.

Il comitato dell’Accademia Reale Svedese delle Scienze ha inoltre affermato che  i tre ricercatori premiati oggi “sono riusciti dove tutti avevano fallito” e la “loro invenzione è stata rivoluzionaria”. “La lampada LED – si legge ancora sul sito del premio Nobel – rappresenta una grande promessa per migliorare la qualità della vita di oltre 1,5 miliardi di persone nel mondo che non hanno accesso alle reti elettriche: proprio perché richiede poca energia elettrica, i LED possono essere alimentati da energia solare locale a buon mercato”. E ancora: “Proprio come le lampade a incandescenza hanno rappresentato il ventesimo secolo, il ventunesimo secolo sarà identificato con le luci emesse dalle lampade a led”.

led 2

“Siamo davvero molto soddisfatti della scelta fatta dall’Accademia Reale delle Scienze di Stoccolma che ha deciso di assegnare il Premio Nobel per la Fisica di quest’anno agli scopritori del LED (Light Emitting Diode) a luce Blu. Significa, per noi che lavoriamo tutti i giorni ad espandere e superare quelle scoperte, un incoraggiamento e la conferma di essere su una strada importante non solo in campo scientifico ma anche per la vita di tutti noi”. Queste le parole di Michele Muccini, direttore dell’Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati (Ismn) del Cnr di Bologna. “Le tecnologie dei Led hanno davanti a loro un potenziale di sviluppo straordinario e rivoluzionario – ha detto Muccini – al punto che ormai sono sempre di più i progetti di ricerca che hanno come obiettivo il superamento delle stesse scoperte effettuate dai tre fisici premiati oggi a Stoccolma”. Muccini ha poi spiegato che “in media con l’utilizzo dei Led si arriva a risparmi dell’ordine del 50-60 per cento di energia, e tutti noi sappiamo quanto sia elevata la quota di energia elettrica che viene consumata per l’illuminazione. La diffusione dei Led può dare un grande contributo al risparmio energetico”.

Per saperne di più:

Clicca QUI per andare al sito del Premio Nobel

Fonte: Media INAF | Scritto da Eleonora Ferroni


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