Pubblicato il 27 giugno 2012 con Nessun Commento
Nel 1962 un fotografo alle prime armi cattura il sogno più sexy di Hollywood sul set di Something’s got to give, film incompiuto del 1962 diretto da George Cukor.
Gli scatti ritraggono una Marilyn senza veli, naturale e bellissima.
Le riprese del film Something’s got to give iniziarono il 23 aprile 1962, si trattava di un rifacimento di “Le mie due mogli”/ “My Favorite Wife”.
Ben presto però le riprese vennero posticipate di alcuni mesi per permettere all’attrice protagonista di riposarsi. Le condizioni di salute di Marilyn Monroe, infatti, non erano ottimali: si ammalò una prima volta allontanandosi dal set per cinque giorni e quando tornò al lavoro mostrò ancora segni evidenti di una cattiva condizione fisica. Alla fine, dopo continui malori, l’attrice venne licenziata e sostituita da Lee Remick ma le riprese del film non finirono mai.
Il film è rimasto tristemente celebre per essere l’ultimo in cui recitava la Monroe.
A 50 anni dalla sua scomparsa è in uscita “Marilyn & Me”, un diario intimo della relazione artistica tra la musa del cinema e il fotografo Lawrence Schiller. Un incontro nato durante le riprese del film Something’s Got to Give che Schiller ricorda con questo scambio di battute: “You’re already famous, now you’re going to make me famous”, “Don’t be so cocky” rispose Marilyn, “photographers can be easily replaced”.
Il libro, edito dalla Taschen, è stato presentato durante il Cannes Film Festival. La monografia è limited edition (solo 1.962 copie numerate) e contiene testi originali di Schiller e foto inedite.
di Angela Laurino