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Gli slogan e le proprietà salutistiche bocciate

Creato il 22 dicembre 2010 da Scienziatodelcibo @scienziatodelci

image Le scritte censurate riguardano slogan sul controllo del peso, sul miglioramento delle articolazioni, sull’aumento della facoltà cognitive, della vista. I nomi delle aziende bocciate non si conoscono perché l’Efsa esamina solo i dossier scientifici. L’aspetto incredibile della situazione è la frequente  assenza di lavori  scientifici per supportare le diciture nelle etichette e gli  slogan pubblicitari. Tutto ciò è stato possibile perchè le autorità sanitarie hanno raramente bloccato i messaggi sin troppo bugiardi, lasciando libere le imprese di confezionare falsi slogan molto efficaci che hanno aiutato a vendere e a prendere in giro i consumatori.

Qui potete trovare i documenti scientifici utilizzati dall’EFSA per valutare gli slogan salutistici. Il caso più eclatante riguarda i famosi probiotici che gli esperti hanno bocciato in blocco. I supposti effetti benefici per l’organismo non sono stati riconosciuti perché nelle 171 richieste non è stato indicato il tipo di fermento!!! Si tratta di una dimenticanza inconcepibile per aziende che producono ogni giorno yogurt e latte fermentato. I nove industriali che hanno specificato il fermento utilizzato hanno ricevuto comunque pareri negativi. Secondo l’Efsa fermenti probiotici come  Lactobacillus plantarum,  il Bifidobacterium Bb12 animalis lactis,  Lactobacillus deuteri e johnsonii, gasseri, coryniformis, paracasei, casei  non diminuiscono la presenza di batteri potenzialmente patogeni dell’intestino come  viene detto sulle etichette e nemmeno mantengono e difendono l’equilibrio oppure agiscono positivamente sul  sistema immunitario.

Anche il lactobacillus casei come stimolatore della motilità intestinale e difensore dell’apparato digerente viene bocciato. Si tratta di giudizi negativi che fanno crollare concetti ormai assimilati dal pubblico. Gli annunci e le censure continuano con la famosa taurina (uno dei principali ingredienti delle bevande energetiche come Red Bull …). L’Efsa non ritiene che la taurina possa ritardare la comparsa della fatica e migliorare le prestazioni fisiche. La Vitamina A precisa l’autorità di Parma non ha alcuna relazione con la crescita e la struttura di ossa, denti , capelli e unghie. La vitamina B5 o acido pantontenico  non favorisce il  metabolismo cellulare e non aiuta le funzioni mentali  o la sintesi di ormoni steroidei. La Vitamina B6 non interagisce con il metabolismo del glicogeno, con l’aumento dei globuli rossi, e non regolamenta l’attività ormonale. La glucosamina non aiuta le articolazioni. L’Efsa ha precisato che anche l’azione benefica del beta carotene sulla pelle, per aiutare la pelle a difendersi dai raggi del sole non esiste, gettando sconforto per tutte e creme solari a base di betacarotene. Ci sono poi un numero esagerato di sostanze che millantano un effetto diuretico, un effetto cognitivo sul cervello, oppure che promettono di aiutare a mantenere il peso corporeo o di aiutare il fisico quando è affetto da infiammazioni alle prime vie respiratorie. Non si contano i pareri negativi su decine di alimenti che promettono effetti positivi nei confronti del colesterolo. Il bilancio finale è un disastro. Le notizie positive ci sono e interessano il calcio che fa bene alle ossa il ferro che contribuisce alla formazione di globuli rossi e favorisce il metabolismo, il rame che contribuisce al mantenimento del tessuto connettivo, protegge il Dna dai danni ossidativi , anche il manganese, il magnesio, il fosforo contribuiscono a funzioni importanti del corpo. Si tratta di sostanze che troviamo in carne, frutta, verdura, cereali …. e altri prodotti di consumo quotidiano. Questa notizia in Italia non è stata ripresa da quotidiani e riviste come mai? Si chiede Roberto La Pira, Tecnologo Alimentare e giornalista de “Il Sole 24 Ore”; non bisogna dimenticare che qualche mese fa l’Efsa ha bocciato anche  l’81% delle diciture sulle etichette dei prodotti che promettevano benefici per la salute dei bambini o la possibilità di ridurre i rischi di alcune malattie. Adesso tutti i pareri verranno inviati alla Commissione europea che dovrà decidere quali provvedimenti adottare e se vietare l’uso delle scritte non riconosciute scientificamente valide o non prese in considerazione per mancanza di indizi.

Sul blog di Roberto La Pira, potete visionare una tabella riassuntiva dove sono elencati tutti i principi attivi o sostanze oggetto dei claims, le indicazioni in etichetta e il giudizio espresso dall’EFSA. Una sintesi degli slogan delle varie aziende, bocciati e non, potete visionarli qui.


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