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Gli studenti occupano e i presidi vanno in crociera

Creato il 02 dicembre 2013 da Makinsud
Gli studenti occupano e i presidi vanno in crociera

Gli studenti occupano e i presidi vanno in crocieraQuesta incredibile storia giunge direttamente dal mondo della scuola che, come spesso accade, vive i mesi autunnali, e i periodi a ridosso delle vacanze natalizie, con particolare fervore, soprattutto dal punto di vista delle agitazioni studentesche.
Ma mentre gli studenti occupano le scuole per protestare contro i tagli all’istruzione pubblica, i dirigenti scolastici partono in crociere “gratis” per godersi qualche giorno di relax e staccare la spina dalla routine quotidiana. Questa situazione paradossale, già accaduta nello scorso anno scolastico, si è ripetuta anche in questi giorni a Palermo e provincia, proprio mentre le scuole erano state occupate dalle proteste degli studenti. E, per la serie “errare è umano, perseverare è diabolico”, tale circostanza ha obbligato il direttore dell’ufficio scolastico regionale siciliano, Maria Luisa Altomonte, a scrivere ai dirigenti scolastici coinvolti nella vicenda al fine di esortarli a non aderire ad iniziative che potrebbero “compromettere l’immagine di imparzialità dell’istituzione”.

Da qualche anno, infatti, alcune agenzie di viaggio di Palermo organizzano un viaggio per i presidi delle scuole, quasi sempre nel mese di novembre, per promuovere i viaggi d’istruzione del nuovo anno scolastico al fine di tamponare con i viaggi d’istruzione la crisi del settore causata dalla crescita esponenziale delle prenotazioni on-line.

 In tal senso, lo scorso anno venne offerta una crociera ai presidi delle scuole, con mogli al seguito, di 6 giorni nel Mediterraneo, con mete turistiche rinomate quali Valencia, Palma di Maiorca e Marsiglia e, anche quest’anno, la situazione sembra essersi ripetuta. Infatti, dopo l’occupazione da parte degli studenti, le famiglie accorse all’istituto hanno scoperto che il dirigente del liceo dei propri figli era all’estero, probabilmente in Thailandia.

Per tentare di ridimensionare il malcontento connesso alla sua assenza, lo stesso preside ha, così, deciso di scrivere un comunicato sul sito della scuola, condannando il comportamento dei pochi studenti-occupanti contrapponendoli alla maggioranza “che vorrebbe fare regolarmente lezione”, sottolineando di trovarsi all’estero per impegni professionali e non per vacanza. Sarà vero? Pur lasciando il beneficio del dubbio, è doveroso constatare che, mentre i vicepresidi e i docenti devono fronteggiare l’occupazione con i vari annessi e connessi (studenti che trasformano le scuole in ostelli per la gioventù; laboratori creativi e aule per seminari adibite a discoteche fai da te) il dirigente era assente, lasciando la comunità scolastica in balia degli eventi, priva della guida di colui che, in veste di responsabile dell’istituto, dovrebbe essere al suo posto soprattutto nei momenti più delicati.


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