La vincitrice della serata l’ho già anticipata su Twitter, finalmente Valli ha capito che vestire Lena Dunham non offriva un buon trade-off in termini di immagine e il bisogno viscerale di Lena di farsi notare a tutti i costi, al pari solo della necessità di forarsi entrambi i timpani con un cotton fioc (spoiler), non giovava per nulla alla brand awareness tanto sudata in questi anni da couturier italiano prestato alla Francia. Amal Clooney - Dior Couture; Jessica Chastain - Atelier Versace
Cominciamo con la più chiacchierata della serata, il matrimonio più festeggiato dell’anno (scorso), l’eterosessualità più falsa di Hollywood: la signora Clooney. Non nascondo di far parte anche io di quel mucchio di complottisti che vedono nel turnover regolare di fidanzate completamente randomiche di George la copertura di qualcosa che non sarebbe nemmeno necessario nascondere (è gay), anche perché se non si muovono i pezzi grossi di Hollywood per cambiare il sistema con che speranza un ragazzo normale dovrebbe fare coming out? Ma vabbhé, loro sono a Hollywood io a Milano e i gay governano la città quindi sono l’ultima proprio che può parlare di omofobia. Non sono una fan di Amal: per me lei non ha stile e credo che la sua immagine sia tutto fuorché spontanea. Credo che tutte le sue uscite siano studiate a tavolino per piacere ad un certo tipo di pubblico (ragazze cielline e signore attempate) e che ogni calzino che indossa sia stato accuratamente scelto da una stylist. Ce la stiamo subendo come first lady ancora prima che diventi first lady (si dice che tutta questa messinscena di George abbia come scopo la carriera politica). Il super falso matrimonio a Venezia coronato dall’ultimo abito uscito dalle mani di de la Renta (american flag alert), l’abito di Valli per salire sul motoscafo, il completo bianco per la cerimonia civile mi sono sembrati i 3 cambi d’abito di Barbie Goes White House. Ma vediamo com’è andata: Richiesta: prima uscita ufficiale da signora Clooney. Svolgimento: Un sottile richiamo all’estetica anni 50/60 di Audrey Hepburn, un colpo di telefono al signor Dior e vinci facile. Giudizio: 6 Nelle infinite possibilità che il mondo offre, nel panorama di stimoli creativi che si possono dare ad un atelier, perché ripercorrere una strada fin troppo battuta e consumata? I capelli hanno rovinato buona parte dell’abito (avrebbero dovuto essere raccolti) e potendo scegliere, con quella carnagione, qualsiasi colore caldo (sunset orange, come direbbe Victoria) le avrebbe fatto di certo un favore. I guanti poi: inutili, eccessivi e fuori luogo. Mi sono sembrati il capriccio di una bambina che non vuole andare a scuola se non indossa la sua coroncina di brillantini.
Jessica Chastain è una delle mie BFF prefe. Qua di nuovo si strizza l’occhio alla vecchia Hollywood, con un taglio d’abito che allargherebbe i fianchi al palo del Mocio Vileda. Il problema di Jessica è che dopo quel meraviglioso McQueen non l’ho mai più vista con qualcosa di vera-veramente flattering. Io stessa non ho capito con che colori sta bene. Avendo i capelli rossi dovrebbe giocare con i colori complementari dell’arancio e infatti mica per niente la campagna YSL ha giocato proprio sul viola. Oppure con i cipriati, ma probabilmente per il genere di donna e di ruoli che finora ha scelto non vuole rischiare l’effetto Young Taylor Swift. Voto: 7
Laura Prepon – Christian Siriano; Patricia Arquette – Escada; Lorde – Narciso Rodriguez
Jennifer Aniston - Saint Laurent; Melissa McCarthy - Own Design; Robin Wright - Ralph Lauren
Jennifer Aniston con un tubino nero. Ma. Non. Dirmi. Jenny, io ti voglio bene e sarò sempre #teamJennifer ma perché insistere con questo nero? Perché ancora tubini? Quanti ne avrai? SEI MILA? Noia! Noia! Noia! Perfino Meryl Streep ha scelte cromatiche più allegre delle tue! Voto: 6 Melissa McCarthy BOOOOM! La prova che anche chi non indossa la taglia 38 può fare un figurone sul red carpet. Grande amica.Leziosa al punto giusto. Voto: 7.5 Robin Wright dovrebbe vincere il Globe per i migliori tubini mai portati sulla scena. Vi consiglio House of Cards non solo per l’intrigo politico e la magistrale interpretazione di Kevin Spacey ma anche per il ruolo femminile spaziale che hanno pensato per Robin.Poi capello corto e midriff, CHAO. Voto: 8
Claire Danes - Valentino; Uzo Aduba - Randi Rahm; Julianne Moore - Givenchy; Emma Stone - Lanvin La mia pazza pazza eroina di Homeland, Claire Danes, in Valentino, che chiedere di più? Bhè, avessimo avuto anche Quinn sul red carpet non sarebbe stato male ma forse non vuole vedere la sua ex, Keira, col pancione. Capiamolo. Chiunque indossi un Valentino su un red carpet non sbaglia, anche stavolta non si fanno eccezioni. Voto: 8 Uzo Aduba è un’altra attrice del cast di Orange is the new black e, guarda caso, anche lei fa la pazza. Di nuovo, la corporatura non esile non le impedisce di fare bella figura sul tappeto rosso. Graditissima anche la scelta del colore, un canna di fucile su fondo rosso. Voto: 7.5 Julianne Moore, che non è l’altra faccia di Cate Blanchett (imparerò mai a distinguerle?), ci insegna a tutti come fare le sirene con un abito di Givenchy. Impeccabile. Voto: 8 Emma Stone, a quanto ho visto su Twitter e un po’ dappertutto pare sia la preferita di tutti. Simpatica senza dover necessariamente inciampare ad ogni uscita pubblica, bella senza avere il team di Dior che la rincorre di continuo, riesce ad avere una vita sessuale senza la necessità di scattarsi qualche foto nuda. Indossa il lob perfetto (lob=long bob) e accuratamente mosso. Se impazzite per questa tuta pantalone per i Globes, aspettiamoci i fuochi d’artificio per gli Oscar, visto che è stata nominata. Mi ricorda Emma Watson ai Globes dell’anno scorso per il quale io già mi rotolavo per terra. Tutto perfetto ma avrei apprezzato del colore in più. Voto: 8
Amy Poehler - Stella McCartney; Cindy Crawford - Versace; Maria Menounos - Gabriela Cadena; Natasha Lyonne - Reem Acra Ho appena finito di leggere “Yes Please” di Amy Poehler e posso dire che sia un bel libro anche se in realtà i tantissimi riferimenti continui che fa a compagnie teatrali, attori e comici non li riesco a cogliere del tutto. L’abito è accettabile ma pare un po’ uno di quei abiti di sbregabalòn da mettere in casa quando vuoi accuciolarti sul divano. La forma ad anfora con le tasche non mi fa impazzire e in ogni caso, Stella, sarebbe servita una cintura. Voto: 6 Cindy Crawford: abito da vecchia rubato a Sophia Loren. Voto: 5 Maria Menounos: questa me la ritrovo tutti gli anni e ancora non credo di aver mai guardato un suo film (ma fa cinema?). Le scelte però che porta sul red carpet sono sempre apprezzabili, un po’ meno quel capello anni ’90. Voto: 7 Natasha Lyonne è un’altra del cast di Orange is the new black (la più lesbica di tutte direi) e visto che sono abituata a vederla in divisa da carcerata e solitamente con la testa infilata tra le gambe di qualche detenuta, mi fa piacere vederla in una versione così elegante e delicata. Voto: 7.5
Felicity Jones - Dior Couture; Kelly Osbourne - Georges Chakra; Katherine Heigl - Zac Posen; Amy Adams - Versace Felicity Jones, fresca di candidatura all’Oscar, si presenta con un abito in faille (o taffetà? Dior, rispondi) che ricorda un po’ Downtown Abbey. L’abito è impeccabile nella sua linea monacale e regale. Non mi scalda il cuore se devo essere onesta ma forse uno dei requisiti dell’abito stesso era proprio la semplicità. Spero in grandi cose per gli Oscar, CBCR. Voto: 6 Kelly Osbourne: già che non sia un Zac Posen dovrebbe rallegrarmi. E infatti cara Kelly questa volta hai azzeccato tutto: sirena al punto giusto, mette in risalto l’eccentrico colore di capelli e copre delicatamente gli avambracci. Bravona. Voto: 7.5 Katherine Heigl: Izzie, finalmente uscita dal tunnel della maternità Mellin che ti fa imbruttire, ha ripreso a sorridere! E finalmente Zac Posen che un solo modello di abito sa fare, ha capito che genere di silhouette è meglio vestire (Lena Dunham, per te è NO). Voto: 8 Amy Adams: ogni volta che vedo una sua foto di campagna di Max Mara mi sale il sangue al cervello perché non è possibile che una che l’anno scorso turbava le notti di uomini e donne grazie al sensualissimo look anni ’70 di American Hustle quest’anno pare mi nonna. Il viso squadrato poi, andrebbe addolcito. Ebbasta piegarsi a questa regola dei capelli Old Hollywood con il boccolo e la riga di lato, non se ne può più! Voto: 4
Lana del Rey - Travilla vintage; Michelle Donagan - Jason Wu; Ruth Wilson - Prada; Concita Wurst - Alexis Mabille
Lana del Rey non mi è mai piaciuta, nemmeno quando andava di moda, perché mi pareva finta come le unghie di Platinette. Figuriamoci ora che si veste di merda. Voto: 4 Michelle Donagan: gli anni ’90 sono finiti, vai a cambiarti. Voto: 5 Ruth Wilson: la pazza di Luther con uno sguardo pazzo con un abito di Prada. Verde. Un incubo. Voto: 4 Concita Wurst: ammetto che non sono fan di chi usa qualsiasi espediente pur di farsi notare. Scegliere di fare Kim Kardashian con la barba mi ricorda Lady Gaga quando ancora ci scandalizzavamo per cosa indossava. Voto: 3
Leslie Mann - Kaufman Franco; Katie Holmes - Marchesa; Naomi Watts - Gucci Niente, niente, niente mi piace più del giallo sulle bionde. Un colore che parrebbe una sberla in faccia a chiunque sulle bionde fa miracoli. Naomi Watts che si sta avvicinando, nel mio cuore, all’eleganza mai volgare di Julia Roberts, ha pure scelto il giusto collier che finalmente impreziosisce senza appesantire la linea impeccabile dell’abito. Per lei, lo stesso lob di cui s’è parlato prima per Emma Stone, nella versione over40. Voto: 8.5 Per Leslie Mann vale tutto quanto detto per Naomi Watts, con in più una nota di merito per il suo colorista.. Voto: 8.5 Katie Holmes è finalmente riuscita a sbloccare la metà di viso che solitamente non si muove quando sorride! E indossa addirittura qualcosa che non la fa sembrare ridicola! Brava, Suri finalmente è fiera di te. Voto: 7.5
Heidi Klum - Atelier Versace; Lena Dunham - Zac Posen; Viola Davis - Donna Karan Heidi Klum si sta asciugando, facciamo qualcosa o di lei non rimarrà più nulla. Alert – Capelli Old Hollywood. Voto: 7 per la noia Lena Dunham che non resiste a mostrarsi nuda in ogni fottuta puntata di Girls, per lo meno ha capito quali sono gli abiti che non le fanno giustizia. Ma lei, è in grado di farsi giustizia? Voto: 6 Viola Davis: c’ho provato amica. Ho provato a credere all’ennesima serie uscita dalle mani di Shondona. Ma How to geta way with murder altro non è Olivia Pope da vecchia che risolve casi e insegna “come fare gli sgamoni” all’Università. Sesso par condicio (da una parte e dall’altra del fosso) e casi che forse a causa del fatto che vedo solo serie a base di intrighi da risolvere come Homeland, Scandal, The Americans (CONSIGLIATISSIMA!), House of Cards… ormai risolvere un caso di omicidio mi pare semplice come guardare una puntata di Don Matteo. Da un’attrice nominata all’Oscar avrei voluto qualcosa di meglio. Ah già, ma qua si parla di abiti. Tanto avevo da dire sulle sue scelte professionali, tanto poco ho da commentare relativamente alle sue scelte sul red carpet. Voto: 8
Jane Fonda - Versace; Julianna Marguiles - Ulyana Sergeenko; Kate Mara - Miu Miu: Helen Mirren - Dolce & Gabbana Jane Fonda, arrivarci a 80 anni così. Mi turbano solamente quelle spille da balia che fanno un po’ Elizabeth Hurley e forse ma dico forse, non è il caso di mostrare così tanta pelle a 80 anni. Voto: 7 Julianna Margulies si vede che sta acquistando fiducia in se stessa con gli anni, perché io ancora me la ricordo quando osava solamente i Giorgio Armani. Mi piace da morire, la fa sembrare più giovane e finalmente a suo agio con l’occasione. Forse un po’ troppo prom, ma sempre meglio che un tubino inamovibile. Voto: 8 Mettere Kate Mara nelle best dressed della serata con questo abito a colonna di Miu Miu è come credere che Barbara D’Urso faccia del giornalismo serio. Voto: 5 Helen Mirren è l’unica che ha avuto la decenza di mostrare con un simbolo la sua partecipazione all’indignazione per la strage di Charlie Hebdo (sì, ho letto da qualche parte che anche Santa Amal aveva un richiamo addosso ma a meno che non siano stati i guanti bianchi direi che non ha funzionato), con la penna puntata sul decolleté. Sempre adorabile nelle sue scelte adeguate ma mai scontate. Voto: 8
Taylor Schilling - Ralph Lauren; Allison Williams - Armani Privé; Catherine Zeta Jones - Angel Sanchez Taylor Schilling, la protagonista di Orange is the new black, pare che si sia decisamente stufata di indossare la divisa del carcere. Tutto ok, tranne per il trucco che le fa scomparire gli occhi. Voto: 8 Allison Williams ci tiene a riscattarsi dal personaggio interpretato su Girls con apparizioni degne di una principessa ma anche il miglior abito couture non riuscirebbe a cancellare dalla mia mente certe immagini di lei piegata sul lavello della cucina. Voto: 7.5 Catherine Zeta Jones nella splendida interpretazione dell’emoticon ballerina di Whatsapp. Voto: 8
Maggie Gyllenhaal - Miu Miu; Lupita Nyong'o - Giambattista Valli; Kerry Washington - Mary Katrantzou Maggie Gyllenhaal ha questo talento indicibile per scegliere sempre abiti inutili sul red carpet che mi verrebbe da dirle STAY A CASA. Voto: 4 Lupita Nyong’o ha vinto. Valli ha vinto. Meglio di così solo con i capelli più lunghi. Abito stupendo (ma d’altra parte Valli è l’altra faccia di Valentino), Lupita da il meglio di sé con i colori pastello che con i bold colors.Voto: 9.5 Kerry Washington, pietrificata come una bella statuina. Una bella statuina con delle scarpe che non centrano un cazzo. Non avrebbero dovuto essere bicolori, almeno. E per la prossima volta Olivia, ricordati di respirare. Voto: 4
Zosia Mamet - Andrew Gn; Anna Kendricl - Monique Lhuillier; Greer Grammer - Lorena Sarbu Zosia Mamet, anche lei si fa prendere la mano nelle uscite pubbliche per ripigliarsi dal ruolo, forse il migliore su Girls, di Shoshanna. Una combinazione di colori che nemmeno Picasso riuscirebbe a far sembrare vincente. Il risultato non è tremendo come avrebbe potuto essere, tuttavia un dettaglio a contrasto, avrebbe regalato maggiore definizione alla nuvola di colori polverosi (nero, bordeaux, rosso, whatever). Voto: 7 Anna Kendrick e Greer Grammer come fanno a non piacere, sono l’incarnazione di Barbie Luce di Stelle! Voto: 8
Jennifer Lopez - Zuhair Murad; Salma Hayek - Alexander McQueen
Vavavooom! Ma quello di Jennifer lo possiamo definire un abito? Perché non ne sono così certa. Mi pare più un drappo ricoperto di brillantini buttato a caso in modo da far strategicamente vedere le poppe e le gambe. Voto: 5 perché MEH. Salma Hayek: deh, ma in tutti gli atelier che ti mette a disposizione tuo marito finalmente ce l’hai fatta a trovare qualcosa che non ti faccia sembrare la badante sudamericana scappata con gli abiti della padrona eh! Ebbrava Salma! Voto: 8
Dakota Johnson - Chanel Couture; Diane Kruger - Emilia Wickstead; Kate Beckinsale - Elie Saab; Reese Whiterspoon - Calvin Klein Dakota Johnson, godiamocela adesso prima che il mondo la ingurgiti nel tunnel delle 50 Sfumature di Grigio. Lo stile è ancora volutamente pudico ma con quel tocco che serve per non passare proprio inosservata del tutto. Voto: 6 Diane Kruger che te lo dico a fare, aspetto gli Oscar. Vai e stupiscimi anche tu con un Valli. Voto: 8.5 Kate Beckinsale dovrei cominciarla ad eliminarla dalle review perché non sbaglia mai un colpo e sta diventando noiosa. Nonostante sia un Elie Saab. Voto: 8 Reese Whiterspoon, annoia l’abito alla Jane Fonda. Alert capelli Noia Hollywood. Voto: 6
Emily Blunt - Michael Kors; Julia Dreyfus - Narciso Rodriguez; Louise Roe - Jenny Packham; Rosamunde Pike - Vera Wang Forse questa foto non rende proprio giustizia ad Emily Blunt. Una volta dicevo “no white at night” e la regola non sarebbe da intendersi solo per i carboidrati ma anche per gli abiti. Emily però per me è una di quelle intoccabili, un po’ come quest’abito. Voto: 7 Julia Dreyfus in un abito immacolato e quasi accettabile per essere monospalla. Per fortuna che l’abbronzatura la salva. Voto: 7 Louise Roe è una dalla quale non mi farei consigliare nemmeno il colore dello smalto, basta vedere con che genere di sandali si è presentata. L’abito è un po’ troppo bride per i miei gusti, unica cosa accettabile rimane l’acconciatura. Voto: 6 Rosamunde Pike, cioè la Gone Girl (sto leggendo il libro perché Obama ha detto che è meglio del film e io mi fido) di cui tutti parlano, ha veramente toppato alla grande. Chiunque sia la sarta che gliel’ha cucito, chiunque sia la stylist che le ha detto “you look great”, chiunque sia l’agente che le ha detto “fidati di questa stylist” andrebbe licenziato. Un abito che forse avrebbe dovuto vestire una come Gwyneth Paltrow o qualcun’altra ipotettuta. Nel caso di Rosamunde il seno c’è, proporzionato e gradevole. L’abito riesce nell’impresa di farlo sembrare basso e cadente come due orecchie di cocker spaniel. Bravoni tutti. Voto: 4
Sienna Miller - Miu Miu; Kate Hudson - Versace; Keira Knighley - Chanel Couture; Felicity Huffman - N/D Sienna Miller sta vivendo una seconda gioventù dopo la maternità grazie al ruolo in American Sniper (sì,è lei). La cosa sorprendente non è che sia ancora figa dopo così tanto tempo che la pinniamo e cerchiamo di copiare ogni suo taglio di capelli (compreso quest’ultimo), ma che l’abito che indossa sia di Miu Miu e non sia tremendo. Voto: 8 Kate Hudson come al solito esagera nel voler fare la J.Lo sofisticata. Mi piace perché si ammazza di corsa, sport e dieta per entrare negli abiti da smandrappona di Versace ma il mio sogno rimane vederla elegante come Naomi Watts. Voto: 6 perché she tried too hard. Keira ora che è incinta può sostituire Blake Lively nell’ingrato compito di popolare le gallery a tema “celebrity maternity style” forse con look meno ridicoli degli stivali di Louboutin con 13 cm di tacco che le abbiamo visto addosso. Keira e Chanel sono ormai sinonimi e purtroppo mi dispiace vederla sempre mortificata nelle creazione di Karl che spesso se non avessero la C incrociata non sarebbero degne dell’attenzione che ricevono. Chanel non produce un abito (o una collezione) decente da tempo e questo camicione da Lucia Mondella ne è la prova. Voto: 4 Felicity Huffman rimane l’unica nella cricca di Wisteria Lane a riuscire a ritagliarsi una vita nel cinema dopo la fine della serie televisiva. Il tubino bianco con ricami mi piace perché non esagera e non vuole a tutti i costi “stand out” nella serata ma rimanere elegante senza sentirsi impacciata. Voto: 7.5
Concludiamo l’infinita carrellata con Gwyneth che, insieme a molti altri personaggi, ha deciso di non fare il red carpet (Meryl! Dov’eri Meryl!). Peccato perché quest’abito rosa è davvero una meraviglia e non sembra nemmeno il solito abito da milf che predilige abitualmente. Voto: 8.5
Michael Kors