Casey, 36 anni con nel palmares anche una vittoria nel PGA Tour (Houston Open, 2009), una in Corea e con tre presenze nella squadra europea Ryder Cup, ha lasciato sfogare nella prima parte di gara Luiten, e Olazabal, poi ha attaccato decisamente e con cinque birdie in sei buche, a iniziare dalla otto, è passato a condurre. Un improvviso blackout, sottolineato da due bogey, ha rimesso tutto in discussione, ma i suoi avversari non hanno saputo approfittarne e poi lui ha messo il punto esclamativo sul titolo con un eagle a chiudere (67,-5). Rock (71, -1) ha frenato con due bogey a metà strada, dopo un birdie, ma nel finale ha agguantato la seconda piazza con altri due birdie. Luiten, in grande difficoltà con il putter, ha segnato l’unico birdie sull’ultimo green, dopo tre bogey (74, +2) che gli ha permesso di raggiungere Rock.
Olazabal ha girato nel 72 del par con quattro birdie in dieci buche e con altrettanti bogey sulle rimanenti otto. Francesco Molinari ha giocato con grande determinazione ben deciso a riscattare il 76 (+4) del turno precedente. Non è stato impeccabile, ha avuto un’andatura altalenante, ma è sceso di due colpi sotto par (70) con cinque birdie e tre bogey. Sono usciti al taglio, caduto a 144 (par), Lorenzo Gagli e Alessandro Tadini, 73.i con 145 (+1) e i medesimi parziali (72 73), e Matteo Delpodio, 105° con 147 (75 72, +3). La stessa sorte è toccata al nordirlandese Graeme McDowell e all’irlandese Padraig Harrington (73.i) e all’altro nordirlandese Rory McIlroy, numero due mondiale, 96° con 146 (+4). Casey ha ricevuto un assegno di 333.330 euro su un montepremi di due milioni di euro.