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Golf: nell’Augusta Masters Tournament Molinari tiene, Manassero ko

Creato il 12 aprile 2014 da Sportduepuntozero

francesco molinari - open d'italia lindtBubba Watson ha dato una violenta accelerazione e con un parziale di 68 (-4) colpi, miglior score del turno realizzato da altri tre concorrenti, si è portato in vetta al 78° Augusta Masters Tournament con 137 (69 68, -7). Sul percorso dell’Augusta National (par 72), ad Augusta in Georgia, nel primo major stagionale Francesco Molinari è scivolato dal 12° al 37° posto con 147 (71 76, +3), mentre non ha superato il taglio Matteo Manassero, 72° con 152 (71 81, +8).

Watson, vincitore dell’Augusta Masters 2012, ha un vantaggio di tre colpi sull’australiano John Senden (140 – 72 68, -4), anch’egli autore di un 68 insieme al danese Thomas Bjorn e a Jim Furyk. Bjorn occupa la terza posizione con 141 (-3) con Jordan Spieth, con lo svedese Jonas Blixt e con l’australiano Adam Scott e Furyk la settima con 142 (-2) alla pari con Jimmy Walker e con Fred Couples che, malgrado i suoi 55 anni, sul tracciato voluto da Bobby Jones riesce sempre ad esaltarsi.

E’ sceso dal quinto al decimo posto con 143 (-1) il 24enne Kevin Stadler, figlio di Craig Stadler, 60 anni, a segno nell’edizione 1982 del torneo e uscito al taglio (93° con 159, +15). E’ stata la prima volta che padre e figlio hanno disputato insieme un Masters.

Ha perso terreno anche il sudafricano Louis Oosthuizen, da secondo a 15° con 144 (+3) dopo un 75 (+3), affiancato da Matt Kuchar, Lucas Glover, Brandt Snedeker, dall’inglese Lee Westwood e dallo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño. Al 21° posto con 145 (+1) Steve Stricker e lo svedese Henrik Stenson, al 26° con 146 (+2) Hunter Mahan e Bill Haas, che era leader dopo un turno, gli inglesi Justin Rose e Ian Poulter, e il fijano Vijay Singh, al 37°, insieme a Molinari, il tedesco Martin Kaymer, l’iberico Miguel Angel Jimenez e il thailandese Thongchai Jaidee. al 46° con 148 (+4), ultimo punteggio utile per rimanere in gara, il nordirlandese Rory McIlroy, le cui difficoltà sono state evidenziate da un 77 (+5), e l’australiano Jason Day, per il quale sono svanite le chances di divenire numero uno mondiale con un successo.

Può nutrirne a buon diritto Adam Scott, al quale può bastare la terza piazza, purché in compagnia di un solo giocatore, e i numeri ancora non escludono Henrik Stenson, il terzo in grado di detronizzare Tiger Woods, evento che comunque accadrà in tempi brevi dato il forzato riposo dell’attuale numero uno per l’intervento chirurgico alla schiena. Lo svedese può raggiungere l’obiettivo con la seconda posizione, al massimo insieme ad un altro concorrente.

Sono rimasti fuori dopo 36 buche Phil Mickelson, che non subiva tagli in questo major dal 1997, Webb Simpson, i sudafricani Ernie Els e Charl Schwartzel, l’inglese Luke Donald, lo spagnolo Sergio Garcia, 52° con 149 (+5), Zach Johnson e il nordirlandese Graeme McDowell, 63.i con 150 (+6), Dustin Johnson, 68° con 151 (+7), l’argentino Angel Cabrera, 72° come Manassero, Keegan Bradley, 80° con 153 (+9), e Jason Dufner, 85° con 154 (+10).

Watson, cinque titoli nel PGA Tour, ma che dopo il Masters 2012 è tornato al successo solo quest’anno (Northern Trust Open), ha realizzato sei birdie, di cui cinque consecutivi dalla buca 12 alla 16, e due bogey: “Sono concentrato sul mio gioco – ha detto – studio la direzione del vento, tengo la testa bassa e non penso ad altro. Non mi interessano i birdie che faccio, ma cerco di mantenere la calma e focalizzare l’attenzione soltanto sul colpo che sto eseguendo. Certo che in gara si sente il nervosismo, ma è proprio quello che bisogna vincere. Occorre evitare gli sguardi ai leaderboard e andare avanti. E ho intenzione di proseguire così nei prossimi due giorni”.

Sei birdie e due bogey anche per Senden, otto birdie e quattro bogey per Bjorn e quattro birdie senza bogey per Furyk, gli altri autori, come detto, di un 68. Scott ha iniziato veramente male con tre bogey in cinque buche, ma ha avuto la pazienza di ritornare nel 72 del par con tre birdie nel rientro.

Giornata difficile e senza birdie per i due azzurri. Molinari è partito con un bogey e poi ne ha trovati altri tre alle buche 11, 12 e 14 per il 76 (+4). Per Manassero addirittura nove bogey in una giornata da dimenticare in fretta pensando subito ai prossimi impegni. Il montepremi è di otto milioni di dollari.

Il torneo su Sky – La TV satellitare Sky teletrasmetterà la giornata finale del Masters Tournament in diretta e in esclusiva sui canali Sky Sport 2 e 2 HD con collegamento domani, domenica 13 aprile, dalle ore 20 alle ore 1. Repliche: terza giornata, domenica 13 dalle ore 7,30 (Sky Sport 2 e 2 HD), dalle ore 10 e dalle ore 15 (Sky Sport 3 e 3 HD); quarta giornata, lunedì 14 dalle ore 7,30 (Sky Sport 2 e 2 HD). Commento di Silvio Grappasonni, Nicola Pomponi, Massimo Scarpa e di Roberto Zappa. La diretta sarà preceduta di 30 minuti da Studio Golf, condotto da Francesca Piantanida.


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