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Gomez beffa i bianconeri al 94′: Verona – Juve 2-2

Creato il 09 febbraio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Questo pomeriggio allo stadio Bentegodi di Verona è successo di tutto. La Juve ha rispolverato un copione messo in scena l’ultima volta a Firenze, nella giornata della clamorosa disfatta per 4-2. Questa volta l’entità dei danni è più contenuta, e la capolista ha comunque strappato un punto prezioso che mantiene invariato il distacco sulla Roma, che oggi ha pareggiato nel derby contro la Lazio: la vetta resta a -9 per i giallorossi, ma con una partita da recuperare.

Il preambolo tuttavia è lo stesso: la Juve riesce a imporsi in meno di venti minuti sulla squadra di casa, grazie a una doppietta di Tévez, finalmente in goal per la prima volta nel 2014, per poi vedersi annullato il vantaggio nel secondo tempo, anche a causa di una difesa molto disattenta nei minuti finali.
La rete che ha sbloccato il risultato è arrivata addirittura al 4’: tiro di Asamoah dalla fascia sinistra, il portiere Rafael riesce a respingere ma Tévez è di fronte a lui e può spedire il pallone in rete con un destro facile, da meno di tre metri di distanza.
L’argentino riesce ad andare a segno un quarto d’ora dopo, e la Juve sembra avere in mano le redini della partita: passaggio filtrante di Pogba, Tévez si inserisce tra i difensori e insacca con un sinistro deciso.
Il goal, però, è in fuorigioco: il piede destro dell’Apache era oltre rispetto alla linea dei difensori al momento del passaggio. L’arbitro Doveri non se ne accorge e lo convalida, dando inizio a una bella sfilza di sviste più o meno clamorose che caratterizzeranno tutto il corso della partita: forse l’unico aspetto che accomuna entrambe le frazioni di gara.
Nei restanti minuti del primo tempo la squadra ospite mantiene il dominio del campo: al 33’ un tiro di Tévez sfiora l’incrocio dei pali, e l’argentino vede sfumare la tripletta: col senno di poi, anche i tre punti.

Nel secondo tempo il Verona abbandona gli scudi e si prepara alla carica: la squadra di casa torna combattiva, coraggiosa, decisa a recuperare lo svantaggio, e non manca il sostegno del pubblico del Bentegodi. Inizia la carica con un contropiede pericolosissimo, ma Chiellini riesce a intervenire e metterci una pezza, salvando su Romulo. Al 50’ torna ad essere protagonista l’arbitro Doveri, che erroneamente giudica involontario un tocco di mano di Vidal in area di rigore. Ma il repertorio del giudice di gara non è ancora concluso, anzi: per non smentirsi, al 52’ convalida il goal irregolare per posizione di fuorigioco del rinato bomber Luca Toni, che era riuscito a insaccare con un colpo di testa sfruttando il calcio di punizione battuto da Romulo.
Dopo il goal il Verona diventa sempre più padrone del campo, e la Juve fa fatica a stemprare la foga degli avversari. Conte tenta di dare linfa alla squadra sostituendo Llorente per inserire Osvaldo, per la prima volta in campo con la maglia bianconera. La scelta sembra funzionare: l’ex giallorosso diventa subito protagonista, sfiorando il palo al 67’. Ma la squadra è stanca, specialmente nelle retrovie: fuori Chiellini (stravolto) e Asamoah, dentro Ogbonna e Peluso. Anche Lichsteiner si lamenta per i crampi.
Non basta un miracolo di Buffon su un tiro ravvicinato di Toni per resistere all’assedio, e nemmeno un’altra svista plateale di Doveri, che non punisce il fallo di mano di Lichtsteiner in area di rigore bianconera: lo svizzero ha le braccia allargate rispetto ai fianchi, ma, visto che è di spalle rispetto al pallone, l’arbitro giudica il fallo involontario.
Al 94’, a un minuto dalla fine, arriva il pareggio, come da copione: a segno Gomez di testa, servito da un altro splendido cross di Romulo. Il merito va certamente agli undici del Verona, tenaci e preparati tatticamente: perfetti nei calci piazzati, bravi a impostare il contropiede e capaci di resistere alle incursioni bianconere. Ma la difesa degli uomini di Conte non è esente da colpe: sul calcio di punizione da cui è scaturito il goal, Romulo era rimasto completamente smarcato, e né Peluso né Ogbonna sono stati in grado di ostacolare Gomez.
La differenza tra la retroguardia titolare e i giocatori destinati al “turnover” si è dimostrata troppo marcata. Senza Barzagli e con Chiellini fuori, non ha avuto la solita stabilità.

La partita termina sul punteggio di 2-2, con un ottimo Verona che porta a casa un punto importante per restare in zona coppe, pareggiando in casa per la prima volta in questa stagione. Conte e la sua Juve possono soltanto ringraziare la compagine di Reja e prendersela con sé stessi.


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