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L’uso dei voli di Stato sarà subordinato all’esistenza di «circostanze che rendono indispensabile ed eccezionale l’utilizzo del mezzo aereo (inderogabilità, sicurezza, urgenza, motivazioni istituzionali, mancanza di mezzi di trasporto alternativi, etc).» Questo è quanto disposto da una circolare ministeriale , del 10 maggio 2013, diramata da Roberto Garofoli, Segretario generale della presidenza del Consiglio dei Ministri. Come preannunciato nel discorso di insediamento, il Governo guidato da Enrico Letta si sta muovendo sui binari della razionalizzazione della spesa pubblica: tagliare gli sprechi ove possibile attraverso una più mirata e corretta allocazione delle risorse statali. E questa circolare va in quella direzione.
L’atto precisa che per attestare concretamente l’esistenza delle condizioni indispensabili ed eccezionali «ogni istanza [deve recare] una sintetica ma dettagliata relazione nella quale siano esposti, oltre alla precisa natura degli impegni ministeriali, elementi utili ai fini della valutazione politico-istituzionale sulla concessione del volo di Stato precisando altresì, le circostanze e le attività, precedenti o successive alla missione, ostative all’uso di voli commerciali o altri mezzi di trasporto.»
Questa circolare andrà ad integrare la disciplina, in materia di gestione del trasporto aereo di Stato, già esistente e risalente a due anni fa (Decreto Legge n. 98/2011 e la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 settembre 2011).
Articolo di Stefano Rossa