Sakhir, 21 aprile 2013. Il GP del Bahrain si preannuncia caldo, per la temperature e non solo.
Un Gran Premio nel deserto ha un suo fascino e nel deserto la temperatura gioca un ruolo importante, per gli smaltimenti termici del motore e di altre componenti meccaniche e per le gomme. Il degrado termico sarà una delle chiavi per la gestione corretta degli pneumatici durante la gara.
Paul Hembery direttore Motorsport Pirelli fa il punto prima del Gran Premio: “A differenza della Cina, la chiave per gestire le gomme qui sta nel degrado termico, con temperature della pista ben al di sopra dei 40 gradi centigradi. La trazione in uscita di curve e le molte frenate impegneranno in particolare le gomme posteriori, e questo potrà essere un fattore limitante. La pista è in continua evoluzione, per cui vedremo tempi sempre più veloci, anche se il tempo della pole di quest’anno è già più veloce del tempo della pole dello scorso anno, segnato con mescola morbida”.La gomma preferita per il GP del Barhain sembra, a detta di Hembery, la dura. Questo potrebbe essere un vantaggio per la Ferrari di Felipe Massa. A tal proposito conclude Hembery: “Il divario di prestazioni tra le due mescole è inferiore rispetto a quanto visto in Cina, circa 0.6 secondi al giro, il che apre la strada a diverse strategie. In realtà, si è già visto nelle qualifiche, con i team che hanno adottato approcci diversi ad ogni sessione. Sorpassare è abbastanza semplice in Bahrain, e sembra che la gomma dura sia la gomma da gara preferita”.