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Granita siciliana alla mandorla

Da Undolcesalato
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Ce la posso fare!
Ce la posso fare!
Ce la posso fare!

A fare cosa? Beh a parlare di colazione a base di granita e brioche se fuori fa un tempo di questo genere….

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quando invece il contesto ideale sarebbe questo!

Isola dei conigli, Lampedusa-foto dal web-

Isola dei conigli, Lampedusa-foto dal web-

Ok facciamo uno sforzo: Granita e brioche. Un must in Sicilia. Perché va bene a colazione, a pranzo, a merenda…insomma d’estate va bene ad ogni momento! Io la preferisco a colazione perchè fresca, dolce, dissetante, gustosa….molto gustosa.

La granita siciliana è molto diversa dalle altre granite (se così le si possono chiamare!!!) perché il composto di acqua, zucchero e frutta viene ghiacciato lentamente e mai completamente, mescolando continuamente il composto in modo tale da renderlo denso e cremoso: la sua caratteristica peculiare.

La ricetta della granita siciliana deriva dalla preparazione di una bevanda araba: lo sherbet, un succo di frutta aromatizzato con acqua di rose e poi ghiacciato, che i siciliani appresero durante l’epoca della colonizzazione araba dell’isola.

Tradizionalmente la granita siciliana si preparava usando la neve raccolta sull’Etna o sugli altri monti siciliani (Nebrodi, Peloritani o Iblei), stivandola nelle apposite “nivere” o “neviere” in pietra dentro grotte naturali per mantenere una temperatura fresca e ottimale. La neve così conservata si trasformava in ghiaccio e durante l’estate si andava a raccoglierla grattandola via dalla superficie delle lastre di ghiaccio formatesi e aggiungendo sale così da mantenere bassa la temperatura. Si creava quindi un pozzetto con neve e sale e all’interno si poneva un contenitore di zinco dove si preparava la granita facendolo girare in continuazione.

Il siciliano ha le sue inflessibili regole quando parla di granita alla mandorla:

  1. l’ingrediente principale è la pasta di mandorla non sostituibile con il latte di mandorla se vogliamo mantenerne eccellenza e qualità;
  2. la consistenza deve essere cremosa, non granulosa e con i pezzi di ghiaccio;
  3. il sapore non troppo dolciastro (come ogni buon dolce siciliano che si rispetti);
  4. va sempre accompagnata con la brioche calda, la tipica “brioscia co’ tuppu” (ne parleremo a breve!)

Un consiglio: non parlate mai male della granita siciliana con un siciliano, potrebbe rimanerci offeso!!!

;)

Ingredienti
150gr di pasta di mandorla
700gr di acqua tiepida
100gr di zucchero
2 albumi montati a neve

Come si fa

  • In una pentola facciamo scaldare l’acqua, non tantissimo teniamo sui 38°/40° (per chi non ha un termometro tanto che la si può toccare con le mani senza scottarsi).
  • Versiamoci lo zucchero e mescoliamo fino a farlo sciogliere.
  • Sbricioliamo con un coltello la pasta di mandorla ed aggiungiamola al composto di acqua e zucchero ed anche qui mescoliamo fino a completo scioglimento della stessa.
  • Poniamo il tutto in frigo per tutta la notte in modo che si raffreddi bene, bene, bene.
  • Il giorno dopo mettiamolo nella gelatiera e facciamo mantecare.
  • Montiamo 2 albumi a neve fermissima ed amalgamiamoli al composto.
  • Riponiamo in frigorifero per altre 2/3 ore e prima di consumarlo lo frulliamo aiutandoci con un mixer ad immersione in modo da ottenere la cremosità caratteristica.

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;)

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