Il grano saraceno non è un vero e proprio cereale, infatti non appartiene alla famiglia delle graminacee, ma a quella delle poligonacee.
Tuttavia, per le sue caratteristiche nutrizionali simili a quelle dei cereali, vine inserito proprio nella categoria “cereali”.
Si chiama “saraceno” perchè fu introdotto in Europa dai Turchi, ma è originario del Nepal.
Si racconta che i Lama tibetani lo utilizzassero frequentemente, convinti che aiutasse a diventare più tranquilli, più sicuri di sé, più saggi e più perspicaci.
E’ un “cereale” molto yang, quindi riscaldante, adatto al periodo autunnale ed invernale.
Abbinato alle verdure tonde e dolci come la zucca, diventa una vera medicina preventiva per raffreddore e influenza.
Il suo chicco, dalla particolarissima forma piramidale, non contiene glutine ed è una miniera di vitamine del gruppo B, vitamina E, di sali minerali e di proteine. Aiuta ad abbassare il colesterolo, tonifica le pareti dei vasi sanguigni, migliorando la micro-circolazione ed è un ottimo ricostituente.
Secondo uno studio canadese, il principio attivo chiroinositolo, che il grano saraceno contiene, potrebbe essere utile nel diabete mellito. Sembra infatti che possa abbassare del 19% la glicemia.
1 bicchiere di grano saraceno decorticato (circa 150 g)
500 g di zucca pulita
2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
2 cucchiai di tamari o shoyu
2 cucchiai di malto di riso
1 cucchiaino di acidulato di umeboshi
1 rametto di rosmarino
Lava bene il grano saraceno e lessalo con poco più del doppio di acqua e un pizzico di sale per 15 minuti circa coperto, lasciando solo una piccola fessura per il passaggio del vapore. A fine cottura spegni e lascia coperto a riposare 10 minuti.
Nel frattempo taglia la zucca a cubetti piccoli e falla rosolare in padella con l’olio per qualche minuto. Aggiungi il tamari e il malto e cuoci mescolando finchè sarà morbida.
Mescola il grano saraceno con l’acidulato e il rosmarino tritato.
Puoi servire separatamente come ho fatto io, oppure mescolare la zucca al grano saraceno.
Buon appetito!
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