Magazine Cultura
Chi, come me, colleziona dischi, fra le centinaia e centinaia di albums ne privilegia un certo numero ( i famosi "dischi da portare su di un'isola deserta") nei confronti dei quali nutre una particolare attrazione, non sempre dovuta, esclusivamente, al solo valore artistico-musicale, ma anche legata a vari fattori contingenti e di gusto personale.Nel mio caso fra i numerosi dischi inclusi nella suddetta categoria voglio oggi segnalare: Flamingo (Dreyfus Jazz - 1996) con Stéphane Grappelli e Michel Petrucciani, sostenuti ritmicamente da George Mraz al basso e Roy Haynes alla batteria.
1. These Foolish Things
2. Little Peace in C for U
3. Flamingo
4. Sweet Georgia Brown
5. I Can't Get Started
6. I Got Rhythm
7. I Love New York in June
8. Misty
9. I Remember April
10. Lover Man
11. There Will Never Be Another You
12. Valse du Passe
Da pochi giorni mi ero trasferito a Parigi quando venne diffusa la notizia della scomparsa di Stéphane Grappelli, il violinista francese considerato, con Joe Venuti e Stuff Smith, uno dei massimi esponenti di quello strumento in campo jazzistico.
In situazioni del genere a me viene voglia, e penso di non essere il solo, di rendere omaggio a questi grandi che ci hanno lasciato, riascoltando la loro musica. Nel caso specifico mi accorsi che, a parte il cofanetto con tutte le incisioni con Django Reinhardt e il Quintette du Hot Club de France, non avevo dischi più recenti. Così andai in quel paradiso del disco che era allora la FNAC di Parigi dove trovai questo disco e ne rimasi subito affascinato.
Sweet Georgia Brown
I Can't Get Started
Com'è possibile capire dai brani proposti, si tratta di un album che presenta alcune caratteristiche particolari che lo rendono unico nel suo genere, grazie anche all'uso del violino, strumento non comune nel jazz. Infatti vede il connubio di due dei più grandi jazzisti francesi ed europei, che, pur separati da quasi cinquant'anni d'età, s'integrano perfettamente come se avessero suonato insieme da sempre. Petrucciani ha così commentato il suo incontro con Grappelli:
Quando hai l'opportunità d'essere complice di un musicista del calibro di Stéphane Gappelli, di poter condividere la sua conoscenza della Musica e dei suoi segreti, ti rendi conto che il jazz ti ama.
Vi è poi la scelta dal repertorio costituito quasi esclusivamente da standards famosi, che facilitano il dialogo improvvisativo dei due artisti, aiutati in questo dallo straordinario contributo ritmico di due grandi professionisti come George Mraz e Ray Haynes.
Insomma un disco diverso, piacevole tutto d'ascoltare.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Blogger Love Project #8 - Rainbow Challenge + Bookish Memories
Buona sera miei cari lettori e buon fine settimana! Oggi fa freschino ma è spuntato un po' di sole, io da giorni sono nelle fasi iniziali del raffreddore.... Leggere il seguito
Da Cristina
CULTURA, LIBRI -
Blogger Love Project #3: 10 Consigli per i nuovi blogger
Miei cari lettori torno a farmi sentire per pubblicare i miei 10 Consigli per i nuovi blogger, dell'iniziativa Blogger Love Project 2.0 indetta dai blog Sweety... Leggere il seguito
Da Cristina
CULTURA, LIBRI -
Premio dell'amicizia: Lovely Blog Award 2014
Dopo aver ricevuto il premio dalle carinissime Rosa del blog Briciole di Parole, Arya di The Paradise of Books, Alice di Parole di Carta, Frannie di Una lettric... Leggere il seguito
Da Cristina
CULTURA, LIBRI -
Il mio involutivo rapporto col Web
In questi giorno sto discutendo a lungo con colleghi e amici, riguardo alle trasformazioni radicali della Rete italiana, dagli albori a oggi. Leggere il seguito
Da Mcnab75
CULTURA, INTERNET, MEDIA E COMUNICAZIONE -
the competition is here
(sui concorsi letterari e dintorni) the competitionHo partecipato a diversi concorsi “letterari”. Scrivo letterari tra virgolette perché mi viene un po’ da... Leggere il seguito
Da Annalife
CULTURA, LIBRI -
New Year, New Tags
Buon 2014, innanzitutto, nella speranza che chi mi legge o di solito passa di qui abbia passato un divertente e catartico San Silvestro. Leggere il seguito
Da Psichetechne
CULTURA