Quali sono i miei diritti sul lavoro durante la gravidanza? A quanti congedi parentali ho diritto durante il periodo della maternità? Come posso richiedere un congedo di paternità? A quali tutele ho diritto? Ecco una guida pratica per rispondere a queste ed altre domande.
Se aspetti un bambino è il momento di prendere informazioni sulla conservazione del cordone ombelicale: una opportunità unica, che ora puoi cogliere. Scopri di più: clicca qui per scaricare la guida con tutte le informazioni utili. Link sponsorizzatoPrima di tutto è bene sapere che il testo normativo alla base delle tutele della maternità e della paternità è il decreto legislativo numero 151/2001: “Testo unico a tutela della maternità e paternità”. Nel documento è infatti riportato il diritto al congedo di maternità, il divieto al lavoro notturno (fino a un anno di età del bambino) e il divieto di adibire la lavoratrice in stato di gravidanza a una serie di lavori vietati. A questo proposito, vengono considerati fattori di rischio: lavori che richiedano di stare in piedi per più di metà dell’orario lavorativo, movimentazione manuale di carichi, lavori a temperature troppo basse o troppo alte (lavori di stiratura, lavoro in magazzini frigoriferi e simili) e altro ancora.
Inoltre è bene sapere che quando si verificano condizioni di lavoro a rischio o gravidanze con complicazioni, la legge prevede il cambio di mansione e l’astensione anticipata e prolungata dal lavoro. In proposito è bene ricordare che il decreto legge del 9 febbraio 2012, n. 5, convertito con modificazioni dalla Legge 4 aprile 2012, n. 35 (legge che è stata pubblicata dopo l’elaborazione della guida), ha introdotto nuove norme in merito alla interdizione anticipata dal lavoro.
Per leggere la guida completa basta cliccare qui.
Foto: Wikimedia Commons