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Greenpeace, libero l’attivista napoletano D’Alessandro

Creato il 21 novembre 2013 da Makinsud
Greenpeace, libero l’attivista napoletano D’Alessandro

cristian d'alessandroDopo due mesi di prigionia, è stato liberato l’attivista napoletano di Greenpeace, Cristian D’Alessandro. L’annuncio è stato dato dalla corte Kalininskij di San Pietroburgo che, al termine dell’udienza, ha deciso di accogliere la richiesta del suo avvocato,concedendogli la scarcerazione su cauzione. Il giovane, insieme ad altre ventinove persone, aveva assaltato pacificamente una piattaforma petrolifera di proprietà della Gazprom, situata nel Mar Artico. Un’azione dimostrativa, per richiamare l’attenzione sulle trivellazioni che avvengono in quei territori e che potrebbero essere fatali per il nostro ambiente.

Assieme a Cristian, sono stati scarcerati altri sei attivisti: i sette potranno ora lasciare il centro di detenzione preprocessuale dopo il pagamento di una cauzione di due milioni di rubli (pari a 45mila euro), che dovranno essere versati, entro il 29 novembre, all’amministrazione penitenziaria russa. Una grande vittoria per Greenpeace, che, in questa battaglia contro il governo russo, aveva ottenuto l’appoggio di 139 deputati del nostro Parlamento e di numerosi capi di governo come Angela Merkel, Francois Hollande e David Cameron. Anche il nostro Presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha aderito all’appello e ha subito espresso la propria soddisfazione per la scarcerazione di Cristian nel corso di una conversazione telefonica con l’avvocato, Aristide D’Alessandro.

Aristide è anche il padre di Cristian, e dopo aver saputo la notizia, è al settimo cielo: “Sono troppo euforico,datemi il tempo di riprendermi e di avvertire tutti i nostri parenti e amici. Al 99 per cento mi recherò in Russia per andare a prendere mio figlio“. Raggiante anche il sindaco De Magistris, che fin da subito si è schierato al fianco di GreenPeace: “La notizia che Cristian D’Alessandro tornerà libero” si legge in una nota pubblicata sulla pagina Facebookrende felice tutta la nostra città ma non solo. Tutti gli attivisti di ‘Free Artic’ sono, infatti, l’orgoglio di tutti quelli che, ad ogni latitudine, redono e agiscono per la difesa dell’ambiente e nella battaglia per i diritti. L’auspicio, ora, è che tutti i trenta attivisti siano liberati. Proprio poche settimane fa ho incontrato i genitori di Cristian e, di loro, mi colpì subito la loro tenacia e la loro forza e, oggi, un pensiero particolare va a loro e al figlio che rappresentano il volto migliore di questa città.


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