Come dargli torto? Qui Grillo dice una sacrosanta verita’
Fonte: Il Messaggero
ROMA – «È sempre più estraniante guardare cicciobombi e labbra turgide, megafoni dei partiti nelle televisioni nazionali, nei telegiornali, nei talk show. Il loro lavoro di portavoci e anfitrioni, finora, lo hannosvolto egregiamente, hanno trasformato personaggi come Lupi, Formigoni, Alfano, Veltroni, Alemanno, Fini, in giganti della politica. Li hanno tenuti in vita. In caso di difficoltà sono puntualmente accorsi, premurosi come crocerossine, a portargli la flebo. I partiti ora muoiono, cadono come foglie d’autunno. I conduttori sono animali domestici (pappagalli?) dimenticati dal padrone dopo un trasloco». Nuovo attacco di Beppe Grillo, ancora una volta tramite il suo blog.
Il post. «Le sagome che si agitano dietro lo schermo con l’estrema vitalità che talvolta precede le ultime ore di vita rammentano il dodo, l’uccello estinto, o gli ultimi giapponesi che combattevano a guerra finita in qualche atollo del Pacifico dopo il 1945», scrive Beppe Grillo, nell’intervento contro i giornalisti tv conduttori di talk show politici. A fare da contorno, una foto in cui compaiono i volti di Gad Lerner, Lucia Annunziata, Giuliano Ferrara, Corrado Formigli e Giovanni Floris.
I conduttori sono animali domestici (pappagalli?) dimenticati dal padrone dopo un trasloco. I loro studi – scrive Grillo – dove hanno manipolato per decenni l’opinione pubblica, sono spogli, tristi. I partiti vi inviano figure di secondo piano, per fare presenza. I conduttori sono costretti a intervistarsi tra di loro, a scambiarsi opinioni di cui non frega niente a nessuno. Santoro intervista Lerner. La Annunziata intervista Santoro. La Gruber intervista Mieli. Hanno inventato l’informazione a ciclo chiuso*».
*Stessa cosa dicasi per “l’offerta culturale a circolo chiuso” proposta dalla Rai, noto cavallo di troia della sinistra: artisti e intelettuali sono sempre gli stessi, con rare eccezioni, ovvero, quelli accreditati dalle varie anime della sinistra: Fiorella Mannoia, Paolo Rossi, Zucchero, Paolo Mieli, Serenza Dandini, Sabina Guzzanti etc. etc. etc.
«Il programma del M5S per l’informazione li riguarda da vicino – sottolinea il fondatore del Movimento – gli offre una via di fuga, l’opportunità di cimentarsi in una vera professione, non è mai troppo tardi».
La proposta. Grillo illustra poi alcuni punti del programma del M5S sulla televisione: «nessun canale tv nazionale può essere posseduto a maggioranza da alcun soggetto privato, l’azionariato deve essere diffuso con proprietà massima del 10%»; «le frequenze tv vanno assegnate attraverso asta pubblica ogni 5 anni»; «abolizione della legge del governo D’Alema che richiede un contributo dell’1% sui ricavi agli assegnatari di frequenze tv»; «vendita ad azionariato diffuso, con proprietà massima del 10%, di due canali televisivi pubblici»; «un solo canale tv pubblico, senza pubblicità, informativo e culturale, indipendente dai partiti»; «abolizione della legge Gasparri». «Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure – conclude Grillo – Ci vediamo in Parlamento».
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