Magazine Attualità

Grillo e Casaleggio aprono il M5S alle interviste TV

Creato il 01 giugno 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online
Beppe Grillo, Movimento Cinque Stelle, Gianroberto Casaleggio, TV, media, parlamentari, interviste

Thanks to Gianroberto Casaleggio.

Dopo secoli di politica, è la prima volta che ci si imbatte nell’esperienza di un “corso di formazione” per politici. È quanto sta accadendo di recente all’interno del Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio: loro, personal trainer di una “gioventù” politica proiettata a far bene il suo compito fra i “pescecani” del Parlamento italiano. A Milano, presso il quartier generale del movimento, è usuale imbattersi in “incontri di formazione” dove si studia e si ristudia il come-mostrarsi-alle-telacamere, trattando poi in seguito le questioni accese del panorama sociopolitico attuale. Nell’ultimo incontro di ieri, invece, la folla dei neoiscritti era assai più ridotta, e all’Odg dell’incontro spiccava appunto il tema arduo della comunicazione. Come comunicare? Non si deve rispondere sempre alle domande dei giornalisti, ma adoperare i loro quesiti come cavalli di troia per dirottare l’intervento verso i temi caldi del proprio programma. Un escamotage che serve da un lato a dribblare gli ostacoli mediatici, e dall’altro a far parlare di sé positivamente di fronte all’elettorato. Ecco, tutto ciò, almeno all’inizio, il Movimento Cinque Stelle non è riuscito a metterlo in pratica.
Gianroberto Casaleggio si è quindi sentito in dovere di dare una lettura d’insieme del fenomeno generatosi di recente: “Noi non dobbiamo sfuggire affatto. Dobbiamo semmai spiegare e far emergere con più forza i nostri temi”. La comunicazione diviene dunque un “gioco d’intenti”, dove l’intervistato non dev’essere fagocitato dal giornalista di turno, ma deve imparare a dirigere il gioco al meglio. Una tecnica che sembra piuttosto ben rodata nel mondo della comunicazione, le cui vittime sono spesso proprio i segretari di partito, i leader politici e i politici di secondo ordine. Nonostante ciò, in mezzo a questa giungla mediatica, Beppe Grillo non vuole mandare allo sbaraglio i suoi eletti, preferendo tenerli ben protetti e lontano dai talk show. Dunque, se il leader Cinque Stelle si espone a sfavore dei salotti mediatici serali – “Porta a porta” e “Ballarò” due esempi su tutti- ritiene invece più opportuno finire sulla graticola delle interviste televisive preimpostate, dove il parlamentare di turno è già ben preparato alle domande che gli verranno poste. Episodi del genere in fondo sono già avvenuti: la Castelli al Tg1 e Vito Crimi dall’Annunziata.
Dopo le due ore d’incontro tenutesi ieri, Beppe Grillo, rivolgendosi ai giornalisti, ha commentato che “ci sarà un clima disteso” aggiungendo poi “Sarà meraviglioso anche per voi”. Eppure nell’incontro di ieri sulla comunicazione, è stato lo stesso Grillo a spiegare al meglio ai parlamentari presenti i principali “trucchi di scena”: seguire sempre l’inquadratura, controllare la propria espressione, sorridere ma annuire con moderazione, e non ultimo,prestare attenzione ai primi piani. Ha così ancora spiegato: “La televisione è solo immagine. Un’immagine conterà sempre più di quello che dite”. Il risultato che ne traspare, è dunque il chiaroscuro caratteristico del mondo della comunicazione di massa, dove lo strumento televisivo è sì lo strumento per eccellenza di trasmissione delle idee e dei programmi al grande pubblico, ma anche il più pericoloso e subdolo. Un’arma a doppio taglio, insomma, che dev’essere amata, ma con le opportune cautele.

Articolo di Stefano Boscolo


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :