Ogni volta che si alza la temperatura del dibattito politico (ormai tutti i giorni, da qualche mese) gli estimatori più nerboruti del presidente del consiglio e dei suoi sbrigativi metodi si esercitano nel raccogliere devotamente gli appellativi che il capo affibbia di volta in volta a chi non la pensa come lui e li riversano generosamente sulla rete assegnandoli a chiunque osi esprimere dubbi, critiche, valutazioni diverse.
Forse sarebbe saggio cominciare a recedere da questa tendenza a distribuire epiteti: ne guadagnerebbero sicuramente le opportunità di dialogo e anche i mattebani del PD che si sono messi entusiasticamente su questa strada già tracciata da Grillo e, prima ancora, da Emilio Fede (che è tutto dire…).
Creare categorie spregiative e ficcarci dentro chi non la pensa allo stesso modo sicuramente solletica basse gratificazioni in chi inclina alla gogna e allo sghignazzo, ma poi non porta da nessuna parte. Anzi a tempi lunghi finisce col ritorcersi contro.
Renzi rappresenta sicuramente una novità, ma deve ancora dimostrare tutto e non è titolare di alcuna autorevolezza a prescindere; esistono altre visioni e altre proposte, anch’esse tutte da dimostrare nella loro validità, ma altrettanto degne di rispetto.
Io non credo che stia operando per il meglio, anzi temo disastri, e quindi vengo d’ufficio iscritto alla confraternita dei gufi. Un gufo, uno che si augura tragedie, non una persona che segue dei suoi ragionamenti, muove dalle sue esperienze, si misura come tutti con i problemi di tutti i giorni.
Chi cerca di argomentare e prova a dire la sua diventa un babbione, un parruccone, un professorone, benaltrista, corporativo, mangiatartine, rosicone, conservatore, reazionario, affossatore della patria e anche culodipietra.
Che poi culodipietra detto agli altri da uno che sta incollato a due poltrone che pure aveva dichiarato categoricamente incompatibili… Lasciamo perdere, va’!
Sarebbe meglio per tutti evitare di insistere in questa stucchevole pratica, bisognerebbe invertire la tendenza e riguadagnare spazi di confronto e dialogo, ma sinceramente dispero.
Magazine Satira
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Emilio Fede non è ricco: “solo” 20.000 € netti al mese. E la pensione…?
Quando si ha la faccia come il c…. “Nel contratto con Mediaset iniziato il primo giugno c’è autista, casa, ufficio e ventimila euro netti al mese, ma neppure... Leggere il seguito
Da Pierumberto
CURIOSITÀ, MEDIA E COMUNICAZIONE, PROGRAMMI TV, SATIRA, TELEVISIONE -
Quaderni dalla crisi
Ricetta del giorno: Belpaese spalmato sul lastrico Ingredienti: appunti, idee, riflessioni sparse e sperse, qualche ripensamento e un filo d'ottimismo. Leggere il seguito
Da Chiosaluxemburg
POLITICA, SATIRA, SOCIETÀ -
La foto di copertina l’ho avuta in anteprima, adesso aspetto l’uscit...
Sin da giovanetto è stato un emulo di Casanova ma non avendone il fascino, il fisico ed i risultati si è affidato al libero mercato, fiorente da millenni e dal... Leggere il seguito
Da Slasch16
OPINIONI, POLITICA, POLITICA ITALIA, SATIRA -
Frodo Mondadori: cose da (non) fare con 560 milioni di euro
di Alfonso Biondi La Corte d'Appello di Milano ha deciso che il simpatico Cavaliere deve al simpatico De Benedetti 560 milioni di euro. E' quello che gli... Leggere il seguito
Da Satiraglio
SATIRA -
Ancora festini e Bunga Bunga, Silvio è malato.
Ancora festini e Bunga Bunga"Ancora festini, Silvio è malato"le telefonate Briatore-SantanchéNuovo capitolo delle vicende che riguardano Silvio Berlusconi e lo... Leggere il seguito
Da Livio
SATIRA -
Luca e Paolo, leccata o graffiata?
Paolo: Ti sputtanerò, al Giornale andrò con in mano foto dove tu sei con un trans. Ti consegnerò le intercettazioni e alle prossime elezioni sputtanato sei.... Leggere il seguito
Da Oblioilblog
SATIRA, SOCIETÀ
I suoi ultimi articoli
-
Matteo e il canale unico
-
François Hollande, le crayon et la popularité
-
Grazie!
-
Calendiarioacido 2015