Lo so, sono arrivato
lungo come la Grande muraglia cinese…
Non ci posso fare
niente, io sono così: compro un libro, lo infilo in libreria e lo lascio
decantare neanche fosse una buona bottiglia di rosso. Poi, quando sento che i
tempi sono maturi, lo prendo e lo leggo.
Quando poi l'oggetto
di tale procedura ha un peso considerevole, quest'attesa può durare anche anni.
È il caso di questa
Guida galattica per autostoppisti, finito sullo scaffale chissà quando e
ripescato un mesetto fa, pronto finalmente per essere goduto.
E che goduria!
Fin dalle prime
pagine si capisce di avere tra le mani qualcosa di diverso, di particolare e
ben congegnato. Quando poi ci si ritrova a leggere il primo scambio di battute
fra Arthur Dent e il sig. Prosser, a quanto ci è dato di sapere un lontano
discendente di Gendis Kahn, allora le ipotesi diventano realtà.
La storia in poche
parole è questa: la Terra si trova proprio sulla linea di costruzione di
un'autostrada galattica e, come avviene nella più scontata delle storie, deve
venir cancellata per far posto al progresso. A nulla servono lamentele, ricorsi
o piagnistei. S'ha da fare… e viene fatto.
Arthur, che si trova
alle prese con lo stesso problema per quanto riguarda la sua amata casa, viene
salvato dalla vaporizzazione da Ford Prefect, autostoppista galattico bloccato
sulla Terra da quindici anni.
Comincia così uno
dei più deliranti, assurdi e divertenti viaggi spaziali di sempre. Fra alieni
con due teste, delfini intelligenti, costruttori di mondi, robot depressi,
astronavi alimentati da un improbabile propulsione d'improbabilità e topi che
la sanno più lunga di quello che vogliono farci credere, i numeri per il
successo ci sono tutti.
Primo capitolo di
una pentalogia (che recupererò in brevissimo tempo e divorerò come panettone a
Natale), è un libro godibilissimo, scritto con uno stile scanzonato e metodico,
quasi ci trovassimo di fronte ad un trattato scientifico e non ad un'opera di
pura fantasia. Leggerlo è un piacere che scivola via veloce, senza intoppi e
senza sbavature, 200 pagine di piccolo formato in grado di farvi divertire come
pochi altri.
Nato dalla geniale
mente di Douglas Adams come spettacolo radiofonico, venne ben presto adattato e
pubblicato come romanzo. L'autore, che in principio immaginò la sua opera come
una trilogia, fu costretto dall'enorme successo a pubblicarne altri due volumi,
finendo lui stesso per etichettare la saga come "una trilogia divisa in
cinque parti".
Ora, visto che come
ho detto ho avuto modo di leggere solo il primo, non posso dilungarmi sugli
aspetti generali dell'opera, ma stabilire con tutta sicurezza che se la qualità
degli altri volumi si assesta sulla stessa onda, beh siamo di fronte ad una saghe
più innovative nel mondo della fantascienza.
So che consigliarvi
questo libro possa essere inutile, visto che la maggior parte di voi con ogni
probabilità lo avrà già letto, ma farlo è un dovere al quale non posso
esimermi.
È un capolavoro,
davvero, e vale ogni centesimo speso per acquistarlo.
Di questo libro è stato prodotto anche un adattamento cinematografico, uscito nell'agosto 2005 all'insaputa dei più. Ha riscosso un discreto successo, anche a discapito del periodo non proprio fortunato. La versione DVD è trovabile in rete.
Piccola biblioteca Oscar Mondadori - ISBN 9788804464631 - 9,50 Euro






