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Guida galattica per autostoppisti

Creato il 17 dicembre 2011 da Narratore @Narratore74

Guida galattica per autostoppisti Lo so, sono arrivato lungo come la Grande muraglia cinese… Non ci posso fare niente, io sono così: compro un libro, lo infilo in libreria e lo lascio decantare neanche fosse una buona bottiglia di rosso. Poi, quando sento che i tempi sono maturi, lo prendo e lo leggo. Quando poi l'oggetto di tale procedura ha un peso considerevole, quest'attesa può durare anche anni. È il caso di questa Guida galattica per autostoppisti, finito sullo scaffale chissà quando e ripescato un mesetto fa, pronto finalmente per essere goduto. E che goduria! Fin dalle prime pagine si capisce di avere tra le mani qualcosa di diverso, di particolare e ben congegnato. Quando poi ci si ritrova a leggere il primo scambio di battute fra Arthur Dent e il sig. Prosser, a quanto ci è dato di sapere un lontano discendente di Gendis Kahn, allora le ipotesi diventano realtà. La storia in poche parole è questa: la Terra si trova proprio sulla linea di costruzione di un'autostrada galattica e, come avviene nella più scontata delle storie, deve venir cancellata per far posto al progresso. A nulla servono lamentele, ricorsi o piagnistei. S'ha da fare… e viene fatto. Arthur, che si trova alle prese con lo stesso problema per quanto riguarda la sua amata casa, viene salvato dalla vaporizzazione da Ford Prefect, autostoppista galattico bloccato sulla Terra da quindici anni. Comincia così uno dei più deliranti, assurdi e divertenti viaggi spaziali di sempre. Fra alieni con due teste, delfini intelligenti, costruttori di mondi, robot depressi, astronavi alimentati da un improbabile propulsione d'improbabilità e topi che la sanno più lunga di quello che vogliono farci credere, i numeri per il successo ci sono tutti. Primo capitolo di una pentalogia (che recupererò in brevissimo tempo e divorerò come panettone a Natale), è un libro godibilissimo, scritto con uno stile scanzonato e metodico, quasi ci trovassimo di fronte ad un trattato scientifico e non ad un'opera di pura fantasia. Leggerlo è un piacere che scivola via veloce, senza intoppi e senza sbavature, 200 pagine di piccolo formato in grado di farvi divertire come pochi altri. Guida galattica per autostoppisti Nato dalla geniale mente di Douglas Adams come spettacolo radiofonico, venne ben presto adattato e pubblicato come romanzo. L'autore, che in principio immaginò la sua opera come una trilogia, fu costretto dall'enorme successo a pubblicarne altri due volumi, finendo lui stesso per etichettare la saga come "una trilogia divisa in cinque parti". Ora, visto che come ho detto ho avuto modo di leggere solo il primo, non posso dilungarmi sugli aspetti generali dell'opera, ma stabilire con tutta sicurezza che se la qualità degli altri volumi si assesta sulla stessa onda, beh siamo di fronte ad una saghe più innovative nel mondo della fantascienza. So che consigliarvi questo libro possa essere inutile, visto che la maggior parte di voi con ogni probabilità lo avrà già letto, ma farlo è un dovere al quale non posso esimermi. È un capolavoro, davvero, e vale ogni centesimo speso per acquistarlo. Di questo libro è stato prodotto anche un adattamento cinematografico, uscito nell'agosto 2005 all'insaputa dei più. Ha riscosso un discreto successo, anche a discapito del periodo non proprio fortunato. La versione DVD è trovabile in rete.
Piccola biblioteca Oscar Mondadori - ISBN 9788804464631 - 9,50 Euro

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