Magazine Cultura
Titolo originale: The Beginner's Goodbay
Autore: Anne Tyler
Traduttore: L. Pignatti
Editore: Guanda Narratori della Fenice
Pagine: 214
Data di pubblicazione: 01 Maggio 2012
ISBN: 9788860888341
Prezzo: 15.00 €
Sinossi:
Aaron Woolcott, trentacinquenne titolare di una piccola casa editrice specializzata in guide per principianti, è rimasto vedovo da poco e sta cercando di rimettere in piedi la sua vita e la sua casa. In senso figurato e proprio; infatti la moglie Dorothy è morta in un incidente che ha dell'incredibile: un albero è crollato sulla veranda e l'ha travolta. Trasferitosi a vivere della sorella durante i lavori di ristrutturazione, ad Aaron, all'improvviso, riappare Dorothy. Sono incontri sporadici, brevi, ma gli danno un motivo per andare avanti, e anche per chiarire con lei alcuni punti rimasti in sospeso della loro non facile unione.
Volevo questo libro da subiro, appena ne ho letta la trama e la presentazione su Il Libraio: mi attiravano la trama, l'autrice, la delicatezza e la stranezza della storia, ma quando ho iniziato a leggerlo tutto ha cominciato a stonare, da subito. Dopo nemmeno venti pagine l'ho trovato noioso ed inconsistente ed ho faticato davvero ad andare avanti.
La storia raccontata in questo libro è quella di Aaron, un uomo balbuziente e con dei problemi di deambulazione, che una mattina torna a casa da lavoro a causa di un brutto raffreddore e litiga con la moglie che non trova più la sua scatola di crackers preferiti. Per via della litigata la moglie si rifugia nella veranda che funge da studio e, fatalità, la grande quercia del loro giardino cade proprio sulla veranda, devastandola e uccidendo Dorothy.
Aaron è sconvolto da questa morte, si sente in colpa, comincia a recriminare sul suo comportamento e su tutti quegli eventi che hanno portato lui e la moglie a casa, proprio quel giorno e proprio in quell'ora.
Successivamente comincia poi un'analisi del loro matrimonio, di quello che sapevano e non sapevano l'uno dell'altra, del disordine di lei, della sua scarsa capacità di donna di casa, della poca attenzione che prestava al marito.
Un matrimonio che sembrava perfetto e che, invece, si rivela perfetto a modo suo.
Sono rimasta un po' delusa da tutto il complesso di questo romanzo, non tanto per la storia in sé, quanto per la banalità dei personaggi e la lentezza esasperante con cui è scritto.
Non lo so, probabilmente l'ho semplicemente letto in un momento sbagliato, probabilmente non è un libro che fa per me, insomma ho faticato a leggerlo, ad appassionarmi alla vicenda e ad affezionarmi ai protagonisti.
Probabilmente gli darò un'altra possibilità più avanti, vedremo.
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