Hallal obbligatorio per tutti?

   Sia ben chiaro, io non ho niente contro la carne hallal. Per me vale come l’altra e spesso, a Nizza, mi servivo nelle macellerie islamiche, trovandole meno care. Però non approvo il macello hallal, perché i bovini vengono appesi per i piedi in direzione della Mecca, sgozzati vivi e lasciati a morire dissanguati, un processo che può durare anche 2 ore. Così, quando mangio la carne, mi piacerebbe sapere se è hallal o no. Potrei anche essere un animalista che si rifiuta di mangiare la carne delle bestie ammazzate in questo modo.

In Francia, Marine LePen ha fatto scandalo dichiarando: “Il 100 per 100 della carne venduta nella regione parigina è hallal.” Naturalmente le sono saltati tutti addosso dandole della fascista e dicendo che cerca di screditare la comunità islamica accusandola di islamizzare progressivamente la Francia. Ma qualche giorno dopo un’inviato di France 2, che vedo anche a Kigali, ha intervistato i direttori dei 5 macelli che servono la regione parigina e tutti hanno dichiarato di macellare solamente hallal. La ragione? Semplicissima: “Chi mangia carne tradizionale mangia anche carne hallal, mentre chi mangia carne hallal non mangia carne tradizionale” ha detto candidamente un direttore. “Così dal punto di vista economico conviene macellare solamente hallal.”

Se questa è la realtà, perché i cittadini non sono informati? Perché il governo cerca di negare l’evidenza? Vorrei fare qualche osservazione. Primo, la legge francese impone che gli animali da macello vengano storditi prima di essere uccisi. E’ stata fatta una deroga per l’hallal, in segno di rispetto per questo costume. Sarebbe come dire: “La legge francese proibisce lo stupro delle bambine, ma è stata fatta una deroga per il matrimonio islamico con minori” (a dire il vero non c’è nessuna deroga, ma avete mai visto un islamico condannato per stupro di minore, un crimine che ai non islamici può costare 20 anni di galera?). Ecco la prova che, di fronte al tabù della religione, le leggi si paralizzano.

Secondo, perché è stata solamente Marine LePen a denunciare lo scandalo dell’hallal? La difesa dei deboli (e gli animali fanno parte di questa categoria) dovrebbe essere la vocazione dei comunisti, dei socialisti e dei Verdi. Invece no, sono stati i primi a saltare in testa a Marina LePen. Gli stessi anti-corrida che fanno i sit-in davanti alle plazas di Arles o di Nîmes per qualche decina di bovini uccisi nell’arena in un tempo che per legge non può superare i 20 minuti, chiudono gli occhi di fronte a milioni di bovini trucidati con una tortura che dura 2 ore. Ne scaturisce una constatazione molto triste: di fronte al tabù della religione si paralizza anche il cervello di chi l’aveva definita l’oppio dei popoli.

Dragor