Dopo aver passato qualche giorno in giro per l’Europa (Parigi, Amsterdam, Madrid), oltre ad accumulare stanchezza, ho avuto modo di vedere una quantità smisurata di persone. E di decorazioni natalizie, visto il periodo. Madrid vince il premio sobrietà, o meglio, inesistenza delle decorazioni natalizie. Capisco la laicità dello stato, ma neanche le vetrine dei negozi erano decorate (salvo qualche raro caso). Sarà il clima di austerity, sarà che l’economia in Spagna non se la passa bene da parecchio, ma basta poco per decorare la casa, o il negozio o la strada.
E quando si parla di decorazioni, va da sé che si debba parlare anche di stile. E di rispetto per l’ambiente. E per chi non ne fosse convinto, si convinca pensando che avere un occhio di riguardo per salvaguardare la natura è molto chic.
Se infatti andate da qualche giardiniere che deve potare degli abeti o dei pini, fatevi dare un ramo potato: è destinato al macero, ma per qualche giorno può diventare un albero di Natale se messo in un bel vaso. E poi decoratelo. Sono dell’idea che per contrastare questo clima triste, sia necessario ricorrere a tutta l’opulenza disponibile: decorazioni in oro e argento come se piovessero per guardare avanti con fiducia. Basta non cadere nel kitch.
Come insegna Cartier la cui parola d’ordine è da sempre rosso. Il rosso della maison, il rosso del Natale a contrasto con la neve bianca, con pacchi regalo bianchi chiusi con un semplicissimo nastro rosso. Cartier esagera sempre ma con stile. Ciò che conta però è avere sempre un occhio alla tradizione. Possiamo sperimentare tutto ciò che vogliamo, ma in queste occasioni è la tradizione a far da padrona. E ci piace.
Figli grandi e piccoli che apparecchiano, si muovono sulla scena (e sulla tavola) facendo quasi passare in secondo piano gli abiti. Ovviamente il capofamiglia vuole fare il brindisi con una coppa di cristallo (o vetro, poco importa). Non può mancare la “poesia” della piccola di famiglia. Peccato che non sia proprio una poesia. Anzi, come durante tutte le feste in famiglia, qualcosa deve succedere, altrimenti che noia. Proprio per questo, don’t you just love the love the holidays?
Grazie a: http://global.tommy.com/#/campaign/advertisinghttp://www.cartier.fr/