Happy Hour sta ceppa

Tutte le volte che vado a Milano dimentico sempre una cosa: per fare l’happy hour ti ci vuole la carta di credito. Di recente mi sono trovato in zona Navigli, e ok so bene che non è certo la più economica della città, però ecco che mi si chiedano dai 7 ai 10 euro per una birra media mi sembra leggermente eccessivo, abbastanza da stuzzicare la mia voglia di demolire il locale con una mazza da baseball. Così il conto che prevedeva un cocktail e una birra media è uscito di euro 15(in due persone sia chiaro). Il paragone con la zona del centro di Modena mi è venuto spontaneo, perché mediamente con la stessa cifra succedono quattro cose: primo di birre medie ce ne prendi almeno tre, secondo è possibile che tu esca parecchio allegro dal locale, terzo hai sicuramente un sacco da pisciare, quarto puoi scordarti le mille portate di cibo che troveresti a Milano, che comunque passano in secondo piano dati i punti due e tre. Da noi happy hour vuole dire birra che costa meno e del cibo sostanzialmente ce ne frega il giusto. E anche quando te lo portano (solitamente sono stuzzichini, tartine, patatine e menate simili) il primo pensiero va sempre alla birra che costa meno, che è il motivo per cui poi vai a fare happy a casa mia. E poi Happy hour dovrebbe voler dire ora felice…e sti cazzi.