Nato a Monaco di Baviera, in Germania da devoti genitori cattolici, Joseph Gebhard Himmler e Anna Maria Himmler, era il secondo di tre figli. Suo padre Joseph, era un insegnante e il preside del prestigioso Wittelsbacher Gymnasium.
Altri Nomi Fr. Heinrich Luitpold Himmler S.J.
Nato 1900
Luogo Monaco, Germania
Linea di sangue -
Sposato No. (Prete Gesuita)
Figli No.
Posizione Grande Inquisitore , Reichsführer-SS
Morte 11 October 1958 (anni 58) , Cuba
Himmler fu chiamato come il suo padrino, il principe Enrico di Baviera del casato reale dei Wittelsbach. Uno studente dotato, ma socialmente introspettivo e inconcludente negli sport – un fatto che sconvolgerà il padre – apprezzava giocare a scacchi, a filatelia, oltre a dedicarsi al giardinaggio e al clavicembalo.
Ossessionato dalla natura della politica e della guerra, Himmler convinse il padre a farlo entrare nella scuola per ufficiali, nonostante non avesse gli standard fisici per tale ruolo. Si laureò in breve tempo prima della fine della prima guerra mondiale nel 1918 senza mai combattere effettivamente.
Nel 1919, all’età di 19 anni, Himmler decise di diventare un sacerdote gesuita iscrivendosi alla Technische Hochschule di Monaco di Baviera durante i disordini susseguenti all’esperienza della Repubblica Sovietica Bavarese. E’ durante questo periodo che Himmler attraverso la sua influente famiglia cattolica entrò a stretto contatto con l’arcivescovo Pacelli (Papa Pio XII).
Nel 1923, Himmler partecipò al fallimentare Beer Hall Putsch di Monaco ma riuscì a sfuggire all’arresto. Data la sua scarsa forza fisica, si dubita che Himmler fosse nelle Sturmabteilung “camicie brune”, ne fu in ogni caso un entusiasta simpatizzante.
Le Sturmabteilung insieme al NSDAP furono bandite come organizzazioni fuorilegge al momento dell’arresto di Hitler, Hess e gli altri. Mentre il divieto della NSDAP continuò fino al 1927, Hitler, incredibilimente, fu rilasciato il 20 dicembre 1924 dopo l’intervento di un anziano cattolico. Di tutti i grandi leader rivoluzionari dei primi anni e della metà del 20 ° secolo, solo Joseph Stalin riuscì a scampare rapidamente dalla pena capitale.
Dopo il rilascio, Hitler concentrò la sua attenzione sulla pubblicità e sul lancio del “suo” nuovo libro, il Mein Kampf. Contrariamente alla revisione storica avvenuta negli anni, né il NSDAP, né il Schutzstaffel esistettero fino al maggio del 1927 – ovvero quando svanì il blocco imposto al partito politico. Hitler, invece, era circondato da un gruppo potente di individui che fornirono a Hitler abilità chiave, come Rudolf Hess – segretario personale privato, Ernst Hanfstaengl – media, Hans Frank – avvocato e Julius Schreck – sicurezza personale.
Dopo essere diventato un gesuita a pieno titolo nel 1925, non ci sono prove precise riguardo le esatte attività di Himmler, fino alla sua discesa in campo nel 1929 come vice di Erhard Heiden.
L’ARRIVO DI HIMMLER E I NAZISTI
Una delle più assurde mitologie storiche accettate da studiosi e accademici è il fatto che la Schutzstaffel fosse nata nel 1925 come guardia del corpo personale di Hitler dopo il suo rilascio dalla prigione.
Alcuni audaci scrittori hanno anche “rivisitato la storia” per rivendicare il fatto che lo Schutzstaffel (nome che spesso si cerca di elaborare, dividendolo, per formare le due famose SS) avesse già iniziato ad utilizzare il titolo di SS e il simbolo del teschio e delle ossa, oltre che a chiamare il loro capo Reichführer-SS e impiegare il saluto romano (braccio dritto) come segno di fedeltà nei confronti del Vaticano.
La natura ridicola di queste menzogne può essere facilmente dimostrata considerando che Hitler, nel 1925, era un semplice scrittore in erba e un filosofo politico.
In effetti, la prima elezione del NDSAP riformato risale al maggio 1928 e fu un disastro e una totale umiliazione. Fu durante questo periodo di recriminazioni e di fallimenti che Heinrich Himmler entrò nel gruppo e venne subito nominato come deputato di Erhard Heiden, comandante del Schutzstaffel (squadrone). Nel giro di pochi mesi, Erhard Heiden si dimise e Himmler fu nominato comandante della Schutzstaffel.
Si tratta di un evento straordinario e raramente considerato: nel 1929, un outsider di 29 anni di dubbia esperienza militare, ma impeccabili connesioni tra i cattolici e i gesuiti viene improvvisamente nominato Reichführer-SS.
Non può esservi dubbio sul fatto che Himmler sia stato nominato direttamente dal Vaticano attraverso il sostegno dei gesuiti in quanto Hitler non avrebbe mai accettato tale nomina, a meno che l’ordine non derivasse dalla massima autorità.
Anche in questo caso, è importante sottolineare che lo Schutzstaffel (una sola S) indossò camicie brune finchè non venne siglato il Concordato del Reich tra il cardinale Pacelli e Franz von Papen (per la Germania) nel 1933 conferendo esclusivi poteri spirituali allo Schutzstaffel di Himmler. I
Le fortune politiche del NDSAP sembrarono improvvisamente cambiare, grazie all’aumento di reclute disciplinate che si unirono allo Schutzstaffel. Nel mese di settembre 1930, il NSDAP vinse il 18,3% dei voti e 107 seggi al Reichstag (Parlamento). Con le elezioni nazionali del luglio 1932, questo voto crebbe fino al 37,8% assieme a 230 dei 608 seggi del Parlamento. Tuttavia, nelle elezioni del novembre 1932, il loro vantaggio scese al 33,1% e a 196 seggi in Parlamento.
Nel 1933, durante le elezioni nazionali, lo Schutzstaffel sotto il controllo di Himmler contava almeno 52.000 membri altamente addestrati e assolutamente leali – un salto in avanti rispetto all’incompetenza di 10 anni prima.
Fu durante il marzo del 1933 che il mondo vide la parola “nazista” scatenarsi come una forza politica e religiosa nelle elezioni che seguirono alla distruzione del Reichstag (Parlamento) da parte degli agenti del Schutzstaffel (attribuito poi a Marinus van der Lubbe, un olandese di 18 anni iscritto al Partito Comunista.
LA NASCITA DELLE SS NAZISTE
Ci fu un cambiamento parallelo e straordinario all’interno della struttura di potere del NSDAP una volta convertito nel partito nazista, l’ascesa di Himmler a Reichführer – o Superiore Generale dei Cavalieri della Santa Sede.
Molti storici mascherarono deliberatamente le prime volte in cui venne utilizzato il titolo Reichführer sostituendolo a “nazista”, o rimuovendo la sigla “SS”, per rivendicare in qualche modo, come questa posizione fosse detenuta dall’ufficiale a capo del Schutzstaffel già nel 1925. La ragione di questo falso è duplice: in primo luogo servì per mascherare la vera data (1933) in cui vi fu la storica introduzione della sigla SS e in secondo luogo per mascherare il vero arrivo di Himmler nel 1929 e l’acquisizione del titolo di Reichführer-Nazi SS nel 1933.
La cosa più incredibile è che questa storia fittizia continua a nascondere il fatto assoluto che nel 1933, dopo che venne siglato il Concordato del Reich con il Vaticano, Himmler fu elevato al di sopra di Hitler, in termini di potere, nome e stato. Himmler come Reichführer ebbe un titolo superiore (al contrario del semplice Führer). Himmler aveva il completo controllo su tutta la polizia, i paramilitari, l’intelligence, la ricerca scientifica e lo sviluppo delle armi, Hitler non aveva assolutamente alcuna autorità su di lui. In effetti, la prova del disgusto che l’uno provava per l’altro è chiaramente visibile dagli innumerevoli filmati di guerra che mostrano in dettaglio il linguaggio del corpo di entrambi gli uomini.
Prima dell’adozione, da parte di Himmler, il simbolo delle SS fu ufficialmente utilizzato come l’abbreviazione di Sedes Sacrorum (Santa Sede) fin dal 16 ° secolo.
Si tratta di una coincidenza straordinaria, il fatto che Himmler e la sua élite cominciarono ad indossare il simbolo delle SS come Reichführer subito dopo la firma del Concordato del Reich nel 1933 con la SS – la Sedes Sacrorum, la Santa Sede. Data la precedente associazione, durata 400 anni, della sigla SS alla Santa Sede, non è irragionevole concludere che l’uso dei simboli sia associato con certi poteri spirituali / temporali ancora inediti, conferiti alle truppe SS dalla Santa Sede.
Se si considera che la maggior parte delle SS tradusse perfettamente il significato di “Cavalieri della Santa Sede”, che il ruolo di Himmler tradusse perfettamente il significato di nuovo “Grande Inquisitore” e che oltre 18 milioni di persone innocenti furono bruciate vive nei campi per sacrifici umani, in Polonia e in Russia, le SS rappresentarono senza dubbio la nuova “santa armata”, contro gli “eretici”, posta in essere dal Vaticano.
Infine, il fatto che né Hitler, né alcuno dei suoi scagnozzi abbia mai tentato di assassinare Himmler, nonostante la chiara usurpazione di potere, ai danni di Hitler, in molte occasioni, è l’indicazione che il titolo di Reichführer e il significato delle SS è estremamente significativo.
Nel 1934, Himmler riuscì a convincere Hermann Göring, e il generale Werner von Blomberg che Ernst Röhm e gli altri stavano complottando contro il partito nazista. Röhm e molti altri furono assassinati in quella che divenne nota come la notte dei lunghi coltelli, il 30 giugno 1934. Il giorno dopo, le SS divennero una organizzazione indipendente.
Nello stesso anno (1934), Himmler venne nominato capo della Gestapo, la polizia segreta tedesca. Nel 1936, Himmler fu nominato capo della polizia tedesca.
LA FASE SUCCESSIVA DELLA SANTA INQUISIZIONE DI PAPA PIO XII
Il 10 febbraio 1939, l’Arcivescovo Pacelli fu eletto Papa Pio XII. Himmler era a capo della delegazione di nazisti che si recarono in Vaticano per congratularsi con il loro patrono. Fu a Roma, nel febbraio 1939, che Himmler ricevette le prime istruzioni concernenti la strategie d’azione, per ciò che si trasformerà, successivamente, nella più grande crociata della Chiesa cattolica per porre fine alla presa del protestantesimo nei vari stati, accompagnata da un piano per “rimodellare” il Medio Oriente.
La straordinarietà di questo evento, tuttavia, non è mai stata adeguatamente realizzata – nel 1939, Papa Pio XII richiese ad Himmler di entrare in azione come Grande Inquisitore della Santa Inquisizione – in modo da eliminare gli eretici e inaugurare una nuova era di potere cattolico in tutta Europa.
Nel corso della riunione, Papa Pio XII assieme al Generale dei Gesuiti Ledochowski delineò la sua strategia ai nazisti di rango più elevato. Nemico n ° 1: gli intellettuali protestanti. Gli ebrei vennero utilizzati come “ariete”.
Il gesuita Himmler sapeva che fin dai tempi di Martin Lutero, il quale fece una fortuna vendendo opuscoli anti-ebraici, i protestanti europei avevano mostrato un feroce anti-semetismo nei confronti degli ebrei. Questo antisemitismo sarebbe stato ora utilizzato per la loro rovina.
A poche settimane dalla presa della Polonia, Himmler radunò notevoli risorse per iniziare la costruzione dei campi per i sacrifici umani come indicato da Papa Pio XII e dalla Chiesa cattolica di Roma. Il pezzo forte furono i forni, in cui milioni vennero sacrificati a Moloch, l’antica divinità demoniaca degli Alti sacerdoti sadducei.
Contrariamente ai documenti e alle testimonianze falsificate, i campi entrarono in funzione nel 1940, rimanendo in funzione fino al 1945.
Himmler visitò personalmente i campi e selezionò il personale, tra cui sacerdoti gesuiti e francescani che, a rotazione, pregavano di fronte ai forni in modo che in ogni momento, i sacrifici venissero correttamente eseguiti.
Vennero anche sfruttati dei musicisti tra i prigionieri in modo da soffocare le urla delle persone che vengono bruciate vive nei forni.
Nel 1944, Himmler divenne comandante in capo della neonata armata dell’alto Reno per combattere il 7° battaglione dell’esercito statunitense e la 1 ° Armata francese. Tuttavia, non riuscì ad assumere un ruolo guida sul campo di battaglia e il 13 marzo 1945 abbandonò il comando sostenendo di essere malato.
HIMMLER CAMBIA SCHIERAMENTO
Alla fine del marzo 1945 Himmler avviò i negoziati con il conte Folke Bernadotte di Svezia a Lubecca per contattare gli americani e i britannici per assicurarsi un trattato di pace. Tuttavia, le sue trattative fallirono.
Imperterrito, Himmler avrebbe quindi contattato il quartier generale del generale Dwight D. Eisenhower, i dettagli del colloquio rimangono però ancora avvolti nel mistero.
Molte controversie circondarono anche la sua cattura e il suo presunto suicidio. Il 22 maggio 1945, Himmler venne “trovato” da un gruppo britannico. Si sostiene, tuttavia, che sia riuscito a suicidarsi, il giorno seguente, prima dell’interrogatorio, con una dose di veleno.
Dopo che il Comando alleato fu allertato della cattura di Himmler, dispose che venisse condotta un’autopsia ufficiale, prove fotografiche e forensi comprese – un evento estremamente raro in tempo di guerra.
Nonostante la stranezza, di tutte le cure, di cui il corpo “morto” di Himmler, ha beneficiato, il prossimo fatto sfida ogni logica e ragione – Il suo corpo venne rapidamente sepolto in una tomba anonima, cercando di nascondere deliberatamente la posizione precisa. Ad oggi, il sito esatto non è noto. Mentre gli storici sostengono che questo non sia un grosso problema, rimane una delle più grandi contraddizioni e assurdità della storia.
Data l’affermazione straordinaria e contraddittoria che il corpo di Himmler sia stato eliminato e nascosto in fretta e furia, le presunte registrazioni dell’autopsia e un paio di fotografie sono tutto ciò che ci rimane come verifica del suo suicidio. Stranamente l’autopsia non riporta alcuni dei tratti distintivi e unici di Himmler, il più evidente dei quali è una cicatrice sul volto, presente fin dall’infanzia.
Mettendo insieme gli eventi che videro Himmler alla chiara ricerca di una via di salvezza prima della sua cattura e i fatti straordinari che circondarono la sua presunta morte, è quasi certo che Himmler fu segretamente trasferito.
Contrariamente a quanto sostengo gli storici, che hanno perversamente svalutato il valore di Himmler per l’intelligence alleata – nonostante fosse il responsabile di ogni singolo progetto scientifico e militare nazista – per gli alleati era di vitale importanza per la sua conoscenza nella ricerca di armi, missili e velivoli avanzati.
L’unico problema sarebbe stato quello di avere Himmler in una posizione abbastanza vicina al continente americano, ma in un regime che garantisse l’anonimato alla sua identità – ovvero Cuba.
Contrariamente a quanto afferma la bufala secondo la quale l’Argentina fu il più grande covo di criminali di guerra nazisti nelle vicinanze delle basi militari statunitensi dopo la Seconda Guerra Mondiale, Cuba restò un porto chiave per gli ex funzionari nazisti di prestigio, come Himmler, nonostante gli sconvolgimenti politici. In realtà, i gesuiti continuarono a governare l’isola con pugno di ferro e il ritorno di Fulgencio Batista nel 1952 rafforzò solo il loro controllo.