Hit parade delle frasi odiose di rientro da un viaggio

Da Laconiglia
Buongiorno amici e...bentornata coniglia!
Oggi non vi dirò dove sono stata e cosa ho visto perchè prima voglio condividere con voi la hit parade delle frasi che odio sentirmi dire quando torno da un viaggio.
Ma prima qualche riflessione sparsa: per quale arcana ragione io devo sentirmi in colpa se faccio un viaggio e ogni volta quasi mi vien da dire 'ok, però poi non lo faccio più'? Ma qual'è l'arcano motivo che spinge le persone a intromettersi nella vita altrui mettendo su la faccia che dimostra l'assioma 'tu-viaggi-quindi-stai-bene-io-non-viaggio-perchè-non-posso-permettermelo'?
Va beh, evisceriamo questi punti con la hit parade!
E ora amiciiii alla posizione numero cinque, la sempre verde intramontabile:
 'Ah, eri in viaggio? Beata te che hai il tempo!'


La frase nasce come una constatazione amichevole (beata te) ma poi prosegue con un 'che hai tempo' che porta una bella valigina di sottintesi: beata te che hai tempo per viaggiare, io invece sono così oberata dalla mia vita che non riesco manco a fiatare...ma che diavolo fai tutto il giorno per viaggiare così tanto? Si vede che sei una fancazzista che non fa nulla dalla mattina alla sera.


Ed ecco che qui deve insinuarsi il senso di colpa. Cazzarola, ma perchè io c'ho il tempo? Si vede che sono proprio una fancazzista...
Salvo poi ricordarti che, si, tu hai fatto un weekend fuori qui e 3 giorni là, ma poi questa persona si è fatta un mese tra Formentera e le Cicladi. E ALLORA CHE DIAVOLO VUOI DA ME?!?
Alla quattro un altro classicone che francamente frantuma i maroni in maniera certosina:
Dov'eri? A Parigi? Ma hai visto i castelli della Loira?
Hem, ero a Parigi...non è che avessi tempo per girar tutta Francia...
Dov'eri? A Praga? Ma hai visto i Castelli fuori città?
(e aridaje con questi castelli...)
Dov'eri? A Barcellona? E non hai visto anche Madrid?
Ero in Spagna per 5 giorni, a Barcellona, scema io che non ho visitato anche Madrid, Toledo, Siviglia, Granada e perchè non pure Gibilterra?
Dov'eri? A Cancun? E non hai visto città del Messico?
?!?
Insomma, chi ti fa queste domande o non ha presenti i limiti spazio-temporali o semplicemente vuole portare l'argomento su ciò che gli interessa veramente, ovvero non permettere a te di raccontare nulla del tuo viaggio, per propinarti le sue, di esperienze. E qui andiamo dritti dritti alla posizione number three!


Dov'eri? A Napoli? E non sei stata anche a Roma? Aaaaah quando sono stato a Roma ho visto...bla bla bla bla bla
Intendiamoci: io non sono assolutamente contraria a sentire esperienze di viaggio altrui. Io adoro le esperienze di viaggio altrui, perchè ti permettono di arricchire il tuo bagaglio personale di conoscenza. Io non sopporto per nulla quelle persone che ti impongono i loro racconti come se fosse tuo preciso obbligo ascoltare tutto, non interrompere mai, men che mai per integrare con ciò che hai visto-sentito-provato tu. E poco importa se alla fine riesco ad imbroccare con queste persone una discussione sullo stesso luogo visitato:
Ah...Parigi...ma se stata al Moulin Rouge?
Si, lo abbiamo visto...
E hai presente quel piccolo negozio di fiori che c'è proprio li affianco all'angolo?
Veramente c'era una creperia.
Macchè creperia! C'è un piccolo negozietto di fiori dove ho comprato un mazzo stupendo che mi sono pure riportata a casa!
Scusa...ma quando sei stata a Parigi...?
Quindici anni fa, perchè?
Io sono tornata ieri, fai un pò tu...
Al secondo posto una frase che mi da l'orticaria (e che fino a poco tempo fa era al primo posto):
Ma sempre in viaggio tu? Non riesci proprio mai a startene un pò a casa?
No, ok? Non riesco a starmene a casa. Mi piace viaggiare e se posso trovo tutti gli stratagemmi possibili per farlo, il che comprende fare la posta ai voli low cost, scapicollarmi per prendere coincidenze e cercare l'offerta migliore. Prima a questa domanda...nicchiavo un pò e lasciavo perdere, ora invece rispondo un secco 'no, non riesco a stare a casa, perchè che problema c'è?'
Va beh, mi piacerebbe dire così. In realtà sorrido e dico 'no, mi piace viaggiare e se posso perchè no?'
E ora lei, la mitica frase che mi attanaglia da Maggio a questa parte:
Oh, ma com'è che non lavora e sta fisso viaggiando? Dove li trova i soldi?
Se avete notato la seguente frase non è rivolta in seconda, ma in terza persona, perchè ovviamente non viene fatta alla sottoscritta, ma alla cerchia di persone che le stanno vicino.
Io a queste persone vorrei trovare il coraggio di dire 'Oh, ma com'è che ti sei comprato/a un altro paio di scarpe? Non dicevi che sei senza soldi? Com'è che la sera vai a mangiare in pizzeria? Non dicevi che eri senza soldi? Com'è che col tuo cappotto nuovo ci faccio due weekend in due capitali europee? Non dicevi che eri senza soldi? Com'è che hai l'Iphone 4S (che spesso non sai usare)? Non dicevi che eri senza soldi?'
Le scelte di vita che uno fa sono affari suoi e personalmente se a te fa piacere spendere i tuoi soldi in altre cose e sei felice così, che ben venga, ma non venire a fare la morale a me, perchè è vero che non sto navigando nell'oro ma da una parte ho tante persone che mi vogliono un bene dell'anima e che mi hanno regalato alcuni viaggi (ma non per questo devo metter i manifesti per strada per dire i loro moni e cognomi) e d'altro canto come Becky Blomwood (protagonista della serie di libri I love shopping) sono un'esperta di finanza creativa e so come fare per cacciar fuori i soldi per un viaggetto. No, non ho mica fatto debiti, ma semplicemente...Va beh, passiamo al lato pratico.
Era il compleanno del coniglio a Novembre giusto? Dovevo fargli un regalo, giusto? Ecco, gli ho regalato due biglietti per una capitale europea.
Ok Francy, tanto i soldi del regalo li spendevi comunque. Ma poi ti servono soldi per mantenerti quando arrivi nel posto!
Certo! Ma tra poco è Natale, no? Beh, il soggiorno è il regalo di Natale mio e del coniglio. Ok, il 25 sotto l'albero non ci sarà un suo regalo per me e uno mio per lui, però avremo gli occhi pieni di palazzine strette strette e un pò storte, di canali e di biciclette che sfrecciano...di patatine fritte e alberi di Natale, di vetrine rosse e improvvise folate di...felicità.
E francamente a me questo sembra il più bel regalo di Natale che una coppia si possa fare.

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