LE PAROLE DI VENDOLA
Non vinceremo questa partita per salvare il Paese solo con la politica, la vinceremo con una nuova semina di cultura e di ricostruzione di legami sociali.
Nessuno è senza colpe. La classe politica che ha più colpe degli altri è quella che esprime questa maggioranza di governo (da 10 anni al governo). E’ una politica, quella della maggioranza attuale, che distrugge la scuola pubblica, che ammazza la ricerca e che vuole mettere il bavaglio all’informazione è che, pur di conseguire il consenso popolare, fomenta odio e violenza (pur definendosi ironicamente e cinicamente il partito dell’amore).
Ma anche l’opposizione, il centro sinistra, ha una grossa responsabilità. E’ incapace di stigmatizzare i comportamenti deplorevoli, che giorno dopo giorno, anno dopo anno, hanno finito per essere accettati e sono diventati cultura dominante.
Rinunciare a presentare proposte che esprimano una cultura alternativa, laica, liberale, sociale, vuol dire assumersi una responsabilità grandissima e quando si rincorre addirittura la maggioranza per assumere le stesse posizioni razziste, si rende un pessimo servizio a questo paese. Si legittima la corruzione, la concussione, l’individualismo.
Fare i perbenisti, sopportare senza reagire gli atteggiamenti maschilisti, la demagogia,l’asservimento all’autorità confessionale, non è fare opposizione seria. Sorvolare sulla volgarità di certi ministri, sull’individualismo e l’arricchimento personale di altri, è un delitto che si commette di ftonte al paese.
Per salvare l’Italia occorre un cambio di marcia, un cambio di cultura, prima del nucleare, del lavoro, dell’acqua e prima di tante promesse, bisognerebbe dimostrare di fare qualcosa per affermare valori di civiltà e umanità. Che oggi non abbiamo più.