Sul casco di Sara Belli è disegnata la testa di un’aquila, “ma presto” assicura, “ci sarà un toro gialloblu”. Il simbolo dei Torino Bulls, di cui Sara è senza dubbio uno dei giocatori più rappresentativi. Classe 2000, è il goalie dell’under 14 e dell’under 16 ed è il secondo portiere della squadra di serie A femminile. Tra allenamenti, match giocati e partite che guarda dagli spalti o dal bordo della pista, “vive” praticamente al PalaTazzoli. Conosce tutti e tutti la conoscono, com’è naturale che sia in una “grande famiglia” come i Bulls. Chi la incontra scambia due chiacchiere con lei e le fa i complimenti per l’ultima partita. Se li merita tutti; è anche grazie alle sue parate se quest’anno l’under 14 è arrivata fino alla fase nazionale del campionato. Un’esperienza fantastica e un risultato per certi versi inaspettato, considerato che a parte Sara e pochi altri la squadra schierava molti ragazzi al primo anno di categoria. “Durante la stagione noi più grandi abbiamo cercato di dare una mano ai compagni più piccoli, che si sono impegnati a fondo e hanno formato un bel gruppo” spiega, “e a Vipiteno abbiamo cercato di tranquillizzarli, la tensione era parecchia”.
Sara aveva già respirato l’atmosfera dei playoff nelle ultime due stagioni, con la maglia del Real Torino e con quella dei Torino Bulls. “La prima volta fu fantastico anche perché non mi aspettavo la convocazione” ricorda, “l’anno scorso fu altrettanto bello, anche perché arrivammo a un passo dal passaggio del turno. Mi infortunai a un dito della mano ma giocai bene ugualmente, così come tutti i miei compagni”. Con quegli stessi compagni Sara ha disputato quest’anno il campionato under 16, che si avvia ormai alla conclusione. È l’unica ragazza del roster e gioca nel ruolo più unico che esista; nel gruppo c’è grande complicità: “stiamo crescendo insieme, come singoli e come squadra. L’anno scorso eravamo tutti in under 14, quest’anno abbiamo un po’ patito il salto di categoria ma per la prossima stagione c’è grande ambizione e speriamo di arrivare in alto”.
Tutta la famiglia di Sara Belli è appassionata di hockey. Il fratello Alessio è attaccante nella prima squadra dei Bulls, la mamma è team leader della formazione femminile e il papà segue diversi incontri tutti i week end. Sara però ha iniziato sulle rotelle: “facevo pattinaggio artistico, poi a una festa sul ghiaccio hanno adocchiato me e mio fratello che perché ce la cavavamo molto bene e così sono passata all’hockey. All’inizio, ai Draghi, ero una giocatrice di movimento, ma dopo qualche mese ho cambiato”. Tra Real Torino e Torino Bulls, Sara è sempre stata in porta. “Preferisco difendere piuttosto che attaccare e anche quando a scuola gioco a calcio con i miei compagni rimango sempre in difesa. Ogni tanto in allenamento mi capita di abbandonare i pali, ma istintivamente torno subito indietro”.
Quest’anno, con l’esordio in serie A femminile, Sara ha sperimentato anche la squadra senior. “Un’avventura fantastica, tutto è stato una sorpresa e una scoperta” racconta, “siamo un gruppo con molte giocatrici giovani e altre più esperte; qualcuna è tornata sul ghiaccio dopo un periodo di stop, oppure dopo aver giocato negli amatori. Ma lo spogliatoio si è subito unito, la differenza di età non conta. Le olimpioniche Silvia (Carignano) e Debora (Montanari) ci insegnano a dare sempre il massimo e con i miei compagni più piccoli cerco di comportarmi nello stesso modo in cui loro si comportano con me”. Prima Sara si divertiva di più a giocare con i ragazzi nelle giovanili, adesso ha scoperto una nuova dimensione nell’hockey femminile. E il prossimo anno difenderà ancora i pali dei Torino Bulls, diventandone sempre più il presente e il futuro.