Ieri sera sul ghiaccio dello Stadio Odegar di Asiago si decideva il primato del Relegation Round. Un Milano reduce dalla sconfitta casalinga contro il Cortina, veniva ad Asiago per tentare di insidiare il primato della capolista Asiago. Ci si aspettava una partita tesa, vista la posta in pallio, ma obbiettivamente da una squadra come il Milano, che da qualche tempo dice di aspirare a partecipare al campionato KHL, ci si aspettava almeno un po’ di gioco. Se nell’ultimo incontro tra le due squadre sul ghiaccio meneghino, l’Asiago aveva letteralmente asfaltato il Milano, e i giocatori del Milano, frustrati dalla superiorità di gioco degli stellati dell’Altopiano, non avevano trovato nient’altro di meglio da fare che picchiare ad ogni occasione possibile il portierone asiaghese Tyler Plante, costringendolo ad abbandonare la partita nel terzo tempo, ieri sera non hanno fatto di meglio.
Va detto che ieri sera, anche gli arbitri, con un arbitraggio incomprensibile, e per niente uniforme nel metro di giudizio, hanno fatto la loro parte per ammazzare il gioco e per rendere la partita nervosa. Solo il buon senso e il self-control dei ragazzi di John Parco ha evitato che l’incontro assumesse un tono violento. Bersaglio preferito degli arbitri è stato il povero Di Domenico, che mentre subiva un quantitativo industriale di falli dai difensori milanesi, veniva sanzionato e mandato in panca puniti. Un continuo di situazioni chiaramente fallose dei giocatori del Milano non segnalate, o ancor peggio, fischiate contro gli stellati. Non parliamo poi delle segnalazioni di fuorigioco: nel terzo tempo, forse per la foga di far pareggiare il Milano, in meno di un minuto, con l’Asiago che si difendeva in inferiorità numerica, ho contato almeno tre evidenti fuorigioco, con il puck che chiaramente veniva raccolto oltre la linea blu e rispedito verso la porta di Plante, con gli arbitri che si sbracciavano per far proseguire l’azione. Diceva un personaggio molto più illustre del sottoscritto, che a pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca. Bene, io non penso a male, non voglio minimamente pensare che si voglia favorire l’unico club di una grande piazza che partecipa alla serie A, ma da quando seguo partite di hockey, ossia dalla fine degli anni ’70, credo di non aver mai visto un livello arbitrale tanto scadente. Pareva quasi, che ogni qualvolta venisse mandato in panca puniti un giocatore del Milano, l’arbitro si affrettasse a mettere una pezza, mandando uno o addirittura due giocatori dell’Asiago in panca puniti.Comunque se l’arbitraggio non sarebbe stato degno neanche di un torneo aziendale, non da meno si sono dimostrati i supporter milanesi che hanno seguito la propria squadra sull’Altopiano. In uno Stadio Odegar, sempre molto composto e sportivo, stasera con una buona presenza di pubblico internazionale, vista la concomitanza con i Mondiali Master di Sci di Nordico, che hanno portato sull’Altopiano circa 2’000 atleti provenienti da ogni parte del mondo, i tifosi milanesi, se tifosi li vogliamo chiamare, non hanno perso l’occasione per fornire un’immagine poco dignitosa di loro stessi. A occhio saranno stati una trentina, o poco meno, ma sono entrati nel palaghiaccio, non cantando cori festosi inneggianti alla propria squadra, come di solito avviene nel mondo dell’hockey italiano, ma urlando una serie di turpiloqui indirizzati ai tifosi di casa, ma fin qui ci può anche stare.
Nel secondo tempo, non appena Layne Ulmer metteva a segno il goal del vantaggio per l’Asiago, questi scalmanati, che più che sembrare tifosi di hockey, somigliavano agli ultrà calcistici della peggiore specie, lasciavano il settore ospiti ed invadevano la pacifica tribuna centrale dello Stadio Odegar, proprio alle spalle della panchina dei padroni di casa, nell’intento di aggredire alcuni spettatori locali. Va detto che su quella tribuna vi erano delle famiglie, con bambini piccoli e anche piccolissimi, perché signori miei, all’Odegar, a vedere le partite dell’Asiago, ci vanno anche tanti bambini. Solo il tempestivo intervento delle forze dell’ordine e il self-control, questa volta del pubblico di casa che non ha raccolto la provocazione, ha evitato che si scatenasse la rissa. Voglio sperare che queste persone siano state identificate, e che per loro si possa applicare qualche provvedimento restrittivo, al fine di non vederli più sugli spalti del nostro campionato. Ad uopo, pubblico alcune foto dove si vedono chiaramente le scene e i volti di questi “gentiluomini” con la speranza, che quanto meno si possano vergognare. Un’altra mia speranza è che la società milanese prenda le distanze da questi scalmanati, magari con un comunicato ufficiale.Ben vengano le grandi piazze e i grandi pubblici nel mondo dell’hockey italiano, a patto che non si tenti di importare nell’hockey il modello delle peggiori frange di ultrà del calcio. E poi, permettetemi un’ultima considerazione: ma questi sarebbero i supporter all’altezza del campionato KHL? Qui citerò il Principe De Curtis…..Ma mi facciano il piacere!
Tornando a parlare di hockey giocato, e sperando di non dover più sprecare inchiostro in futuro per tali stupidità, la partita, per quanto fallosa, è stata sempre tenuta in mano dall’Asiago, e solo un’ottima prestazione del portiere meneghino, ha evitato che si ripetesse la goleada dell’ultima volta. È bastato il goal di Layne Ulmer al 24’ per conquistare i tre punti e per stabilire definitivamente le gerarchie del Relegation Round. Ottima anche la prestazione del portierone stellato Tyler Plante, che iscrive il suo secondo shutout in almanacco nel campionato italiano. Ora l’Asiago affronterà la terza classificata del Master Round, ossia il Bolzano, che ieri sera ha nuovamente perso contro il Valpusteria, che riprende la testa del girone. Il Milano invece, avendo già disputato tutte le partite del Relegation, nell’ultimo turno rischia addirittura l’aggancio in classifica ad opera del Cortina, che sabato affronterà il Pontebba, in una sfida tutt’altro che proibitiva. Nell’altro incontro del Relegation, a Pontebba si è disputato un anticipo dei Playout, tra il Fassa e il Pontebba, finito sul punteggio di 4-9. Nel Master Round, il derby altoatesino tra Valpusteria e Bolzano se lo sono aggiudicato i padroni di casa, che con una doppietta di Joe Jensen e un goal di Cullen, fissano il punteggio finale sul 3-1, facendo capitolare i campioni d’Italia per la quarta volta nelle ultime 4 partite. Ieri sera il Renon riposava, e con questi tre punti, il Valpusteria scavalca sia il Bolzano, sia il Renon, portandosi in testa alla classifica. Ancora aperta la sfida per il primo posto, il Bolzano è ormai definitivamente terzo, e sa già di dover affrontare l’Asiago nei Playoff. Altro incrocio sicuro dei Playoff è quello tra la Valpellice e l’Alleghe, che ieri sera si sono affrontate sul ghiaccio di Torre Pellice. L’incontro, vero e proprio antipasto dei playoff, si è chiuso con una vittoria dell’Alleghe sui padroni di casa per 3-4.Risultati Master Round:
Vapusteria – Bolzano 3:1
Valpellice – Alleghe 3:4
Classifica Maser Round:
Valpusteria 51, Renon 50, Bolzano 49*, Alleghe 42, Valpellice 38. (*una partita in più)
Risultati Relegation Round:
Asiago – Milano 1:0
Pontebba – Val di Fassa 4:9
Classifica Relegation Round:
Asiago 43, Milano 38*, Cortina 35, Val di Fassa 23, Pontebba 6. (*una partita in più)