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Hotel del Salto

Creato il 20 gennaio 2014 da Narratore @Narratore74

Questo articolo fa parte dei post dedicati al concorso Marvellous Hotel

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Oggi vi invito a fare un viaggio, una traversata oceanica che ci porterà in Sud America, precisamente nella Colombia.
La parte meridionale del continente americano è ricca di leggende, storie e aneddoti più o meno misteriosi. Uno di questi è la storia che si cela dietro le pareti dell’Hotel Del Salto.

Inaugurato nel 1924 (alcune fonti non ufficiali piazzano questa data quattro anni dopo, nel 1928), proprio di fronte alle Tequendama Falls. Costruito su uno sperone roccioso, a picco sul fiume Bogotà River, gode di una vista spettacolare e di una posizione naturale che fin dal principio ne decretò il successo.
Però, come ogni bella cosa, nel giro di una quarantina di anni le cose cambiarono parecchio.

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Avventori di dubbia fama, alcolizzati, giocatori d’azzardo. La clientela divenne decisamente sopra le righe e si racconta che in molti, in seguito a litigate o regolamenti di conti, finissero i propri giorni con un bel volo nelle gelide acque del fiume.
Come se questo non bastasse, a rovinare i sonni già abbastanza agitati dei proprietari, ci si mise di mezzo un altro serio problema.
Fin dalla sua apertura, l’Hotel del Salto ha emanato una forte attrattiva per disperati e aspiranti suicidi, che trovavano nella terrazza del secondo piano un luogo ideale per porre fine alle loro tristi vite.

L’hotel è rimasto aperto e in piena attività fino agli anni novanta, momento in cui, colpa anche un esponenziale aumento dell’inquinamento delle acque del fiume, ha improvvisamente chiuso i battenti.
Quello fu il giorno in cui le leggende iniziarono a circolare e l’alone di mistero farsi intrigante.
Sembra infatti, che al suo interno vaghino ancora le anime dei clienti che vi hanno trovato la morte.
Rumori inspiegabili, misteriose apparizioni, il carnet di eventi è pressoché infinito, forse alimentato anche dalla storia costellata di numerose morti e sparizioni inspiegabili.
Non esiste una stima delle morti che si sono verificate nell’Hotel del Salto, anche se voci non confermate parlano di qualche centinaia.
Un numero che fa impressione, specialmente se si considera che buona parte di queste erano, di fatto, suicidi e non morti accidentali o dovute a delinquenti.

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Negli ultimi anni l’amministrazione ha parlato spesso di riaprilo, soprattutto per non far andare sprecato il lusso e lo sfarzo con cui era stata arricchita la costruzione. Non come albergo, però.
I progetti si sono rincorsi numerosi: una stazione di polizia, un museo, un centro per il turismo. Tutte ipotesi che non purtroppo non hanno trovato sbocchi reali. Perché, per quanto sembri assurdo, nessuno si vuole occupare della questione, come se le vecchie dicerie e le superstizioni, siano più forti di qualunque possibile guadagno.

Ancora oggi numerosi turisti si avventurano fino all’Hotel, tuttora abbandonato, e non è raro trovare persone che si fermano sulla terrazza esterna (accessibile dalla strada) intenti a consumare un pasto veloce o semplicemente incuriositi e affascinati dallo spettacolo delle cascate.
Quello che rimane è una storia triste, fatta di morti insensate e di storie da raccontare attorno al fuoco.
E se vi trovaste a passare da quelle parti fateci un pensierino: di sicuro ne varrà la pena.


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