Coca-cola contro Cocacolla: la multinazionale cita in giudizio il sito web italiano, ed è subito guerra in rete. Il sito italiano cocacolla.it è stato citato in giudizio niente meno che dal colosso americano Coca-cola. Scoppia la rivolta nel web ed una pubblicità mai vista prima in blog e giornali, si scomoda La Stampa, L'Unità, La Repubblica. Il blog italiano Cocacolla nasce nel 2010 da un brainstorming e tratta di arte, design, nuovi talenti, urban e pop culture. Il nome Cocacolla riassume infatti il simbolo della cultura pop per eccellenza, la bibita con le bollicine, e la colla, strumento base per l'artistica. Cocacolla.it raggiunge in poco tempo i 7 milioni di visitatori unici annui e diventa importante punto di riferimento nel settore. Il sito effettivamente gira intorno al concept della famosa Coca-Cola, con frasi come drink it (bevilo) o cool people drink it ( le persone fighe lo bevono) gli autori ci fanno pensare automaticamente ad una bella coca-cola con ghiaccio e limone. Sinceramente la prima volta che ho visitato il sito, ho pensato questa fosse stata una geniale idea di marketing, e mi son maledetta per non averci pensato io. In più, gli autori sono bravi, cazzutamente bravi. E fanno invidia. Tanto da guadagnarsi due lettere di diffida da Coca-cola.
Ma perchè il gigante delle bibite americano è così infastidito dalla cover di un blog italiano? La Coca-cola company spiega che si potrebbe creare confusione nei lettori, inducendoli a pensare che i due siti son collegati. Ma un blog di design e urban art ben poco c'entra con la bibita con le bollicine anche se ne sfrutta il simbolo pop. Il blog comunque dovrà chiaramente chiudere, anche se la mobilitazione di twitter con #supportcocacolla e di tutto il web è notevole, il rischio di vedersi le tasche prosciugate è altissimo.Lascio a voi miei lettori l'arduo compito di emettere sentenza. Che ne pensate? Vi sembra giusto o no? Se conoscete altri casi simili nella storia del web, scrivetemi nei commenti, ne sarei contentissima.Per chi di voi vuole sostenere Cocacolla.it seguite l'hashtag in Twitter #supportcocacolla, o la pagina di Facebook Cocacolla.
Coca-Cola against Cocacolla: the corporation sued the Italian web site, and is now the network's war. The Italian site cocacolla.it was sued by none other than U.S. giant Coca-Cola. The revolt broke out in the website and publicity never seen before in blogs, italian and foreign newspapers. The blog called Cocacolla was founded in 2010 by Italian guys's brainstorm and comes to art, design, new talents, urban and pop culture.The name sums up Cocacolla fact the symbol of pop culture par excellence, the drink with bubbles, and the glue, the basic tool for artistic expression. Cocacolla.it quickly reaches 7 million unique visitors per year and years becomes important benchmark in its field. The site actually revolves around the concept of the famous Coca-Cola, with phrases like drink it or cool people drink it, the authors make us automatically think of a nice coca-cola with ice and lemon. Honestly the first time I visited the site, I thought this had been a brilliant marketing idea, and I am damned for not having thought of me. In addition, the authors are good, hell good . And they envy. Which has earned two letters of formal notice from Coca-Cola.But why the U.S. drinks giant is so bothered by the cover of an Italian blog? The Coca-Cola company says that it could create confusion in the reader, into thinking that the two sites are connected. But a blog about design and urban art little to do with the drink with bubbles even if it exploits the concept. The blog will still clearly close, although the mobilization of twitter with #supportcocacolla and around the web is great, the risk of having drained the pockets is very high.I leave you my readers the arduous task of issuing judgment. What do you think? Is it proper or not? If you know other similar cases in the history of the web, write in the comments, I'd be happy.For those of you who want to support Cocacolla.it follow the hashtag #supportcocacolla on Twitter, or Facebook page Cocacolla.