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Che dire che non sia stato già detto da altri? Poco o nulla soprattutto per uno che non era preciamente un fan del primo film.
Se quello lo avevo tollerato in qualche modo forse grazie soprattutto a Jennifer Lawrence, una di quelle eroine che esistevano una volta e che ora non si trovano più nelle sceneggiature, tosta e volitiva ma con una gran cu...ore di panna montata utile per i sospiri e le lacrime della numerosa audience, Hunger Games : la ragazza di fuoco è molto più faticoso da tollerare nonostante si rischi l'overdose della Lawrence che è presente praticamente in ogni inquadratura.
Se il primo aveva una patina di fantascienza distopica piuttosto gradevole ai miei occhi, qui viene portata via anche quella in favore di un intrigo da soap opera e di meccanismi semplici ed intellegibili studiati appositamente per una fruizione a neuroni a zero.
Hunger Games: La ragazza di fuoco è un film di avventure con un fondale fantasy posticcio, un one woman show di Jennifer Lawrence che viene messa ancora di più al centro della scena ( e te credo col successo che ha e con tutto quello che sarà costata) in una pellicola sostanzialmente priva di idee che cerca di essere un transito tra un primo capitolo introduttivo e un terzo che si vagheggia rivoluzionario al massimo anche se in nome della rivoluzione pare che sarà diviso in due film proprio come i vari Harry Potter e Twilight.
E proprio per questo suo carattere di transizione è caratterizzato da una parte introduttiva che è una specie di riassunto della puntata precedente e da un finale monco in attesa del capitolo successivo.
In mezzo c'è il nulla sotto vuoto spinto e poi quella faccenda del non finale ti fa salire veramente l'embolo al cervello perchè aspettare un anno o giù di lì per sapere come va a finire è roba da far girare i cosiddetti a elica come ho già avuto modo di dire varie volte in passato.
Non ho letto i romanzi da cui origina la saga degli Hunger Games nè ho intenzione di farlo, quindi non posso fare confronti con la pagina scritta ma quella che doveva essere una saga rivoluzionaria anche per i canoni del cinema hollywoodiano, più che una bomba si sta rivelando un mortaretto, bagnato per giunta.
Se nel primo capitolo era importante soprattutto la cornice e il coro di personaggi che circondava i protagonisti, qui ci si concentra, nell'alveo perfetto della love story hollywoodiana prescritta nel manuale Cencelli dell'incasso, sul triangolo amoroso con Peeta che fa la figura di chi regge il moccolo quando ci sono in scena la Lawrence e l'Hemsworth moro (il fratello di Thor) che fisicamente appare molto meglio attrezzato per la grazie della Lawrence.
E i vari Tucci, Banks, Sutherland, Kravitz e la new entry Phillip Seyomour Hoffman ( che appare abbastanza pleonastico e avulso dai meccanismi della narrazione) fanno solo la figura dei minchioni vestiti e agghindati in modo ridicolo.
Ho letto e sto leggendo meraviglie di questo film : fermate il mondo perchè voglio scendere, io sto dall'altra parte della barricata assieme a pochi altri. Hunger Games è la solita macchina da soldi hollywoodiana travestita da film rivoluzionario, non un prodotto solo per teenager come i film del mago quattrocchi Harry Potter o dei vampiri sdentati di Twilight.
Avrà un target diverso ma per quanto mi riguarda il risultato è assolutamente sovrapponibile: baracconata ai limiti del sopportabile, in certi momenti anche oltre questo fantomatico limite, che non ha nulla di nuovo da raccontare.
Ma la Lawrence è bella e ha dimostrato, non tanto qui ma altrove, quanto sia brava.
I suoi fans avranno pane per i loro denti.
Gli altri avranno un polpettone Lost-esco con generose spruzzate di The Truman Show e l'aggravante di una durata ben oltre i limiti della portata vescicale come prescriveva Hitchcock.
Perchè quasi due ore e mezza di frantumamento di zebedei sono dure da sopportare...
Troppo dure.
( VOTO : 4,5 / 10 )
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