È iniziata mercoledì 20 maggio a Milano la prima edizione de I Boreali, festival organizzato dalla casa editrice Iperborea. Un fitto calendario di eventi che si protrarranno fino al 5 giugno porterà una ventata di nord tra le vie di Milano.
I BOREALI: COS’È
I Boreali non è il primo festival organizzato da Iperborea. La casa editrice aveva già dato vita a Caffè Stoccolma, nel maggio 2013, e Caffè Helsinki, nel 2014. I Boreali, però, presenta una novità essenziale: dà voce ad ogni paese scandinavo e non ad uno solo, permettendo di tracciare una linea comune nello sviluppo di queste culture e contemporaneamente di evidenziarne differenze, particolarità, contrapposizioni. Ed è proprio questo che sembra essere il senso dell’incontro di apertura, tenutosi al PAC (Padiglione di Arte Contemporanea) il 20 maggio, dal titolo Il senso dei nordici per la letteratura e che ha visto la partecipazione di due dei colossi contemporanei della letteratura del nord, lo svedese Björn Larsson e l’islandese Jón Kalman Stefánsson.
I BOREALI: GLI OSPITI
Il programma de I Boreali si articola su varie espressioni artistiche. Preponderante è, com’è ovvio, il ruolo della letteratura. Tra i protagonisti troviamo i già citati Stefánsson, che presenta il suo ultimo I pesci non hanno gambe, e Larsson, che alla luce del suo Raccontare il mare, appena pubblicato da Iperborea, il 24 maggio dialoga con Goffredo Fofi sulla letteratura marinara. A loro si aggiungono Fredrik Sjöberg, scrittore ed entomologo svedese il cui L’arte di collezionare mosche è tra gli ultimi titoli di Iperborea, Monica Kristensen con il suo Operazione Fritham, secondo dei suoi romanzi ambientati alle isole Svalbard (il primo è La leggenda del sesto uomo), il finlandese Pasi Jääaskeläinen autore di La società letteraria Stella di Lepre e Anna Grue. Ma non solo: a tutto ciò si aggiunge una lezione tenuta da Fulvio Ferrari sul maestro Knut Hamsun, Premio Nobel per la Letteratura nel 1920.
Come si diceva, però, I Boreali non è solamente letteratura: il cinema dirà la sua con la proiezione di numerosi film e documentari di autori scandinavi o incentrati sulla Scandinavia, quali ad esempio Björk. La natura è musica, Stockholm Stories, The keeper of lost causes e They have escaped. Per quanto riguarda il teatro, sabato 30 maggio al Teatro Filodrammatici si terrà la performance Acts deeply voiced. Ultima ma non meno importante è la musica: si guarda al pop e al rock con i due incontri a cura di Maurizio Principato sul pop islandese, che negli ultimi anni si è fatto conoscere per il suo carattere etereo e delicato, e sul rock norvegese, ma grande spazio è dedicato anche ad altri generi. Domenica 31 maggio l’orchestra finlandese di Imatra rende omaggio al grande compositore finlandese Jean Sibelius, mentre mercoledì 3 giugno si esibirà all’Orto Botanico di Città Studi il Jon Balke Sextet, capitanato dal jazzista norvegese Jon Balke.
OLTRE AI BOREALI: BENORDIC
A fianco de I Boreali, un altro festival contribuisce a rendere la seconda parte del maggio milanese particolarmente nordica. È BeNordic, che giunto alla sua seconda edizione questa volta si incastra con l’evento principale e si articola lungo il weekend di sabato 23 e domenica 24 maggio. Il suo programma, complementare e non meno interessante di quello de I Boreali, presenta corsi di danese, norvegese, islandese, svedese e finlandese tenuti da insegnanti qualificati, incontri con Monica Kristensen e Anna Grue e tanto altro, tra cui varie attività per bambini. Ed è sui suoni particolari delle lingue scandinave che gioca il video di presentazione di BeNordic, in collaborazione con Il Milanese Imbruttito e visibile sul sito di BeNordic.
Ph. credits: cartella stampa http://www.iboreali.it/
I BOREALI: IPERBOREA E LA MILANO DEL NORD
Il ruolo di Iperborea nel mondo culturale milanese e italiano è fondamentale. La casa editrice è stata fondata nel 1987 da Emilia Lodigiani con l’obiettivo di far conoscere in Italia una letteratura, quella scandinava, che raramente viene tenuta in considerazione, nonostante vanti grandi capolavori scritti scritti con una introspezione e una sensibilità caratteristiche. Molti di questi capolavori sono stati tradotti e pubblicati dalla casa editrice milanese, venendo pian piano conosciuti e amati dal pubblico italiano. Ed è anche grazie al ruolo di Iperborea (e a quello della facoltà di Lingue e letterature straniere dell’Università “Statale”, una delle poche in Italia ad offrire corsi di Lingue scandinave) che Milano si è trasformata a poco a poco nella città italiana più affine e più interessata alla cultura del Nord, con eventi e locali che si ispirano alle atmosfere scandinave e che cercano di avvicinarsi ad una regione europea la cui complessità viene fin troppo spesso banalizzata e ridotta al semplice mobile IKEA. Un’interesse, insomma, che non viene messo in mostra solo durante le settimane de I Boreali, ma che continua tutto l’anno con mercatini scandinavi, cene a tema, incontri organizzati dalla Scandinavistica della Statale e molto altro ancora.
I Boreali, dal 20 maggio al 5 giugno.
Programma completo disponibile su http://www.iboreali.it/