Lo so sono in grande anticipo, ma non stupitevi più di tanto, tutto ha un senso ed anche questo ce l'ha...Mi sono accorta di non aver mai fatto questo dolce tipico della mia terra, non da sola. Ho sempre fatto da aiutante, ho sempre osservato il lavoro altrui con grande ammirazione, ma non mi è mai venuta voglia di farlo. Eppure ne vado ghiotta. Ma come mai?Ecco, adesso lo so perchè...mamma mia quant'è laborioso. Una preparazione lunga, ma non difficile. Caspiterina!!E come se non bastasse, pure un'ora a sistemare le varie foto, perchè chissà come mai mi è venuta voglia di "un passo a passo". La mia sorprendente follia non ha limiti. Al che ho dedotto che fare i buccellati mi piace tanto, ma poi e poi mai, rifarò la pazzia di smettere di fare quel che sto facendo perchè devo scattare la foto. Con questo lavoraccio mi sono guadagnata la spilla della rinucia, dalla prossima volta si ritorna alle vecchie abitudini, una, due o volendo esagerare tre foto e basta. Ragazze e voi donne di tutto il mondo, io vi ammiro, si per la vostra pazienza senza limiti......nel dare a noi la possibilità di imparare attraverso i vostri scatti, grazie( e non pensiamoci più). Detto questo passiamo alla ricetta, esprapolata dal forum di Gennarino di Albenghi e con qualche ritocchino da parte di Rò di Coquinaria,entrambi palermitani come me, eccovela qui.
La frolla per il buccellato:
1 kg. farina 00
300g strutto
250g zucchero
1 cucchiaio di lievito per dolci
1 bicchiere di latte intero
7g ammoniaca
una pizzico di sale
Unire il lievito e l’ammoniaca alla farina setacciata ed impastare con lo strutto, lo zucchero e il pizzico di sale stemperando con il latte sino ad ottenere un impasto morbido ed elastico. Lasciare riposare per un paio d’ore.
Ingredienti per il ripieno:
750g fichi secchi
200g mandorle abbrustolite
200g gherigli di noci
100g uva sultanina
150g cioccolata fondente
2 chiodi di garofano
1 cucchiaino di cannella
300ml di acqua
1 bicchierino di Marsala
4 cucchiai di miele di fiori d’arancio
30g zucchero
la scorza di un’arancia grattugiata
Porre il ripieno per tutta la lunghezza del rettangolo, ripiegando la pasta su se stessa saldando bene i bordi precedentemente spennellati con uovo e latte mescolati insieme. Sagomare a forma di un grosso salame, ed unire le estremità dando una forma circolare.
Pizzicare la pasta con l'apposito attrezzo, oppure con i rebbi di una forchetta, spennellare con uovo e latte ed infornare a 180° per 20-25 minuti. Quando è freddo spennellarlo con gelatina oppure con miele scaldato e diluito con un po' d'acqua e decorare con frutta candita e pistacchi tritati.
Ringrazio il maritino per la generosissima collaborazione.Unica difficoltà riscontrata: pizzicare la pasta, per il quale esiste un arnese adatto proprio a questo, una specie di pinza. Noi ci siamo arrangiati alla meglio. Con questa ricetta partecipo a: