Forse si, forse no, ma nel dubbio …
C’è un articolo oggi su “La Repubblica” a cura di Corrado Zunino, dal titolo – Operazione calcetto sicuro
“I campi vanno rifatti” - in cui si parla delle indagini effettuate:
“L’allarme del 2006 ha trovato riscontri, a partire dalla lunga inchiesta dell’Iss che ha testato a campione tredici campi di calcio in erba artificiale a undici. Li ha controllati in estate e in inverno, con il sole e la pioggia scoprendo che tutti avevano problemi: nell’intaso di gomma (il materiale che sostiene il manto d’erba artificiale) si sono riscontrate quantità pericolose, in alcuni casi picchi elevati, di Ipa (idrocarburi policiclici aromatici dannosi per reni, fegato e polmoni), toluene (composto volatile altamente tossico) e metalli pesanti. Tre campi, in particolare, sono stati classificati “a rischio”. Per i ricercatori è stato più difficile certificare, successivamente, come le polveri che possono sollevarsi da un manto consumato vengano inalate dai calciatori in attività.
Senza trarre conclusioni nette, lo studio ha dato indicazioni di prudenza soprattutto per i professionisti, che possono trascorrere su un campo artificiale dalle 4 alle 6 ore cinque giorni la settimana.“
Sugli interessi che girano intorno allo ‘”affaire” campi in erba sintetica il pezzo è illuminante:
“La Lega nazionale dilettanti, discusso gestore dell’intera partita “campi in erba artificiale”, ha anticipato le direttive ministeriali dando spazio agli intasi ecologici realizzati con una mistura di sabbia di Carrara, caucciù naturale, cocco e sughero. Il presidente dei Dilettanti, Carlo Tavecchio, è accusato dai produttori di gomma di aver sempre favorito un ristretto numero di aziende (Limonta e Mondo su tutte) a lui storicamente vicine nonché sponsor di molte iniziative della Lega. “
e relativamente a ciò che intende fare il Ministero della salute, c’è da riflettere anche a Castellammare del Golfo:
“Con sei pagine di uno “schema di decreto” il ministero della Salute vuole risolvere l’allarme sollevato nel 2006 dalla procura di Roma sui campi di calcio in erba artificiale, “potenzialmente cancerogeni”.
Il ministro Fazio con i suoi tecnici ha deciso, letti i lavori di due commissioni e dell’Istituto superiore di Sanità, che ogni 8 anni tutti i fondi e manti “artificiali” per campi a 5, a 8, a 11 vanno rifatti.“
“[il decreto] all’articolo 8 prevede “la sostituzione integrale dell’intaso ogni otto anni dalla messa in opera originale del campo da gioco“
“Per rimuovere e cambiare le 130 tonnellate di intaso gommoso presenti in un campo a 11 si possono spendere cifre vicine al mezzo milione di euro“.
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