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I cibi di una volta - gli avanzi

Da Sandalialsole

Questo post, che rientra nel solito giochino dello svolgimento a tema, lo dedico a tutte quelle che "il lesso no".
Figlie mie, dire no al lesso, con la scusa della carne filacciosa che poi non si sa come ricicciare, significa dire no a una delle prelibatezze della vita.
I mundeghili
Partiamo con le precisazioni. Non chiamateli mondeghili. U U U mUndeghili. Soprattutto non chiamateli polpette. Quelle sono un'altra cosa, sulla cui bontà non discuto, ma che nulla hanno a che fare con ciò di cui vado a parlare.
Non so se esista un disciplinare del mundeghilo doc, però so che su alcuni aspetti un po' di talebanesimo non guasta.
Per fare dei buoni mundeghili ci vogliono gli avanzi di carne del lesso. Tutti quei ritagli che vagano per il frigorifero in attesa di destinazione. Quelli lì. Se per caso incappate in un fondino di arrosto, si prende anche quello. No e poi no alla carne trita. Quella la mettete nelle polpette.
Ci vuole poi un po' di pane raffermo, la michetta sarebbe l'ideale, ma siccome anche qui hanno disimparato a farla, di nuovo si pesca dalla dispensa.
Un pochino di salsiccia, un pochino di mortadella di fegato (si di fegato, buona buona. Se non l'avete o non vi garba vi è consentito scivolare verso quella classica di Bologna), un po' di latte, formaggio grattugiato, prezzemolo, uova, burro, sale, pepe, pangrattato.
Quantità? QB, naturalmente, mica vorremo pesare anche per i cibi di riciclo vero? Occhio solo che la mortadella di fegato è saporita e non deve prevalere.
La carne si trita, meglio a mano. Per favore non nel frullatore che poi fa mappazza. Al massimo il tritacarne manuale. L'importante è che resti grossolana. E poi si aggiunge il pane bagnato nel latte, la mortadella, la salsiccia, il formaggio, il prezzemolo e le uova, fino a raggiungere un impasto piuttosto sodo. Se è molle non va bene perché poi il mundeghilo si sfalda in cottura. Si regola di sale, ricordandosi che il tutto è già stato cotto e dunque dovrebbe avere già la giusta quantità di sale.
Si formano delle palline (dimensione di una piccola albicocca), si passano nel pangrattato e si friggono nel burro.
Si, nel burro. Nell'olio ci friggete le polpette.
Se riuscite a non farvele mangiare tutte mentre le state cuocendo vanno benissimo per una cena luculliana o per un aperitivo perché - udite udite - il mundeghilo è buono anche freddo.
I Cibi di Una Volta - Gli Avanzi


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