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I compagni di viaggio da evitare

Creato il 03 novembre 2014 da Marika L

Il discorso che sto per fare è un po’ generico, ovvio.
Si basa sulla mia esperienza e sul mio modo di viaggiare, certo.
Ogni viaggiatore è diverso da un altro e blablablabla.
Ma se siete viaggiatori e, badate bene, ho detto viaggiatori, cioè di quelli che non è mai abbastanza ciò che vedono e che si emozionano in ogni luogo, beh.. Allora sono sicura che sarete d’accordo con la mia classificazione dei compagni di viaggio da evitare come la peste.

compagni di viaggio

LO SFATICATO

Quello che “Ci sediamo cinque minuti su una panchina?“.
Non siamo robot o macchine da guerra, ma avere un ameba che ogni duecento metri ti sussurra nell’orecchio “ralleeeenta, ralleeeenta” che manco il peggior gufo iellatore, allora devi fermarti. E devi capire che non stai viaggiando da solo, che devi rispettare anche i suoi tempi, nonostante ti sembrino assurdi.
Una volta tornato a casa, però, attacca un post-it gigante da qualche parte per ricordarti di non chiamarlo al prossimo viaggio.

IL DISCOTECARO

Chi non ha un amico così? Uno di quelli che passa tutte le sue vacanze nelle isole più mondane senza mai visitarle realmente ma in compenso conosce a memoria la biografia di tutti i deejay.
Ad un certo punto, però, il discotecaro decide di cambiare il suo concetto di vacanza, dicendoti di voler imparare ad apprezzare una cultura diversa. Ma quanta poesia!
Peccato, però, che poi durante il viaggio passi il tempo unicamente ubriacandosi tra aperitivi e festini vari, svegliandosi il giorno dopo rigorosamente verso ora di cena.
Che poi, da una parte, non è neppure tanto male. Ma ciò che io mi chiedo, discotecaro, è: hai bisogno di arrivare in Asia per divertirti sotto una consolle?

Immagine proveniente dal web
Immagine proveniente dal web

LO SCETTICO

Forse è la categoria dei compagni di viaggio che odio di più: colui che non si fa smuovere da nulla.
Non gli importa se in quel momento sta camminando sull’Antica Muraglia Cinese, se ha appena raggiunto la vetta dell’Everest, se riceve una proposta di matrimonio sulla Torre Eiffel. No, lui osserva ogni cosa come osserverebbe il proprio gatto intento a fare i bisogni nella lettiera.
Sfido chiunque a rimanere impassibile la prima volta a contatto con le luci di Times Square, con i templi di Kyoto, o con qualsiasi cosa in grado di farci sentire minuscoli.
Lo scettico non può e non deve viaggiare, è la classica persona che passa la propria vita a lamentarsi, trasferendo questa orribile abitudine anche in viaggio.
A questa tipologia di persone vorrei dire solo una cosa: “MA FATEVI UNA RISATA OGNI TANTO!”.

LO SHOPPING ADDICTED

A chi non è mai capitato?
Proprio mentre stai cercando di visitare più cose possibili perchè il tempo è ristretto.
Proprio mentre corri e arranchi verso il prossimo museo sperando che non sia già chiuso.
Proprio mentre ogni secondo è prezioso, tu ti giri e puff.. Il tuo compagno di viaggio è sparito.
Sta facendo acquisti.
E no, nella maggior parte dei casi, fidatevi, non si tratta di artigianato locale o di occasioni imperdibili, ma di franchising stranieri che hanno le stesse cose allo stesso prezzo qui in Italia o, nel peggiore dei casi, potrebbe trattarsi di negozi italiani. Se vi capiterà di beccare questo soggetto assurdo davanti la vetrina di Dolce&Gabbana mentre siete dall’altra parte del mondo, vi prego, fatelo per me.
Ditegli da parte che non è uno shopping addicted, ma un perfetto cretino!

Voi quale categoria aggiungereste?
E ricordate sempre che un compagno allegro è una carrozza in un viaggio a piedi!


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