Fabrizio Borrello e l'Eolone
Il gruppo nasce su Facebook dall’iniziativa di Fabrizio Borrello, che con altri amici (Maria Francesca Gangemi, Lorenzo Emanuele Labate e Salvatore Costantino) avvia una serie di progetti di studio sulle fonti di energia attinta da fonti rinnovabili alternative al petrolio, diffondendone i risultati sul web a disposizione di tutti. “Comuni cittadini che vogliono imparare ed applicare nella pratica il metodo per sfruttare le abbondanti fonti di energia rinnovabile del nostro Paese, divenendo così indipendenti dalla fornitura di acqua, metano ed energia elettrica” così si definiscono su Facebook e il loro modo di essere e di presentarsi non smentisce, anzi conferma la disponibilità ad allargare le proprie esperienze a chiunque lo voglia; l’obiettivo dichiarato è di giungere a creare gruppi di acquisto solidali per reperire il materiale necessario alla realizzazione di impianti civili ad uso privato: un sistema domestico integrato per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili direttamente nelle nostre case. Lo stand aperto dal 19 al 22 agosto a Catona di Reggio Calabria, uno dei pezzi forti di Ecomusia, è un via vai di persone affamate di sapere sull’argomento, giovani e meno giovani, tutti attenti alle spiegazioni dei “comuni cittadini” (dicono loro, ma in realtà si tratta di gente che conosce approfonditamente la materia, anche su aspetti poco conosciuti perché volutamente occultati dalla “grande scienza”). Tra i progetti esposti spiccano la “Parabola Termodinamica”, utilizzata per ricavare energia dal calore solare sfruttando il principio degli specchi ustori di Archimede, ed “Eolone”, un apparecchio dalla forma originale, atto a ricavare il moto dall’energia eolica e trasformarlo in energia elettrica. A questi progetti per la produzione di energia elettrica si aggancia un altro obiettivo: quello di fornire alla popolazione Eritrea un impianto per la produzione di acqua potabile ricavata dall’aria. Può sembrare una bufala, ma in realtà l’ “acqualizzatore” esiste già e lo hanno realizzato i “comuni cittadini” dei Costruttori Rinnovabili. Sfrutta un fenomeno conosciuto, quello della condensa che si crea dal funzionamento dei condizionatori d’aria, ma lo ottimizza facendo diventare la produzione di condensa l’effetto primario del processo. Tramite un vecchio climatizzatore industriale opportunamente modificato, i Costruttori Rinnovabili sono riusciti ad ottenere, con una percentuale di umidità dell’aria del 50%, 20 litri di acqua potabile l’ora. In un paese come l’Eritrea, con un alto tasso di umidità (anche il 100%), la produzione di acqua è potenzialmente anche maggiore.In autunno Fabrizio Borrello effettuerà un sopralluogo in Eritrea per l’individuazione del sito, a cui seguirà l’installazione dell’apparecchio; il Governo Eritreo tramite l’Ambasciatore in Italia S.E. Zemede Teclè ha espresso apprezzamento per l’impegno e fiducia nell’esito del progetto. Sia i progetti di cui ho parlato che l’attività dei Costruttori Rinnovabili non si esauriscono certo nella mia descrizione, sono ben più complessi. Non sta a me esporli approfonditamente: i Costruttori Rinnovabili sono su Facebook all’indirizzo http://www.facebook.com/group.php?gid=120729561275596, ed all’indirizzo web http://costruttoririnnovabili.wordpress.com ; se volete, contattateli: “AIUTATECI AD AIUTARVI” è il loro motto.Pasqualino Placanica(pubblicato su costaviolaonline.it)
L'acqualizzatore