1999/2000: Annoiavansi a casa di una compagna di ginnazio. Dico buon duemila a uno mica tanto simpatico in strada, dice sarà come il novantanove.
2000/2001: A dispetto di quanto vaticinato si introducono degli elementi di novità. Smetto le zeppe, gli ombretti azzurri, il gel, mi faccio bocciare. Il Capodanno faceva cagare uguale, c’erano le amiche che limonavano a casaccio e l’organizzatore in trance perché per fare il figo si fece fare otto buchi per orecchio in un colpo, quel pomeriggio.
2001/2002: Banco di prova per osservare dall’esterno quel che sarei diventata di lì a poco, un’adolescente ubriaca. C’era una ragazza, invero molto simpatica, che stava su un tavolo a dire che se qualcuno le offriva una sigaretta si toglieva i pantaloni. C’era il sosia di Thom Yorke quattordicenne sull’orlo del coma etilico. E il padrone di casa tristetriste ché la gente vomitava sugli affreschi. Il sosia di Thom Yorke ora è vivo e canta in una cover band dei Radiohead.
2002/2003: C’era uno palestrato con la canotta a rete.
2003/2004: Dormivo su un tavolo e faceva freddo.
2004/2005: Non è mai esistito, se non in qualche incubo.
2005/2006: Rischiamo la morte per la parabola di una bottiglia sotto la Torre degli Asinelli. Poi finiamo per caso [giuro] a un rave al Livello 57. Divento nazista. L’amica bionda è sparita a limonare con un filosofo coglione che se ai tempi cucivo si beccava minimo la bambola vodoo impalata con le pigne infuocate. Quella mora è sparita a limonare con un bulgaro che millanta di essere inglese e cugino di Thom Yorke [quello vero, non il quattordicenne ubriaco]. Io arranco tra i pusher con una verruca che mi mangia la pianta del piede. L’ho presa quell’estate appenapassata che giravo in giro per l’Italia con Bambi, perché non volevo camminare scalza nelle docce dei campeggi e allora usavo le sue ciabatte di gomma. Ma Bambi portava già in sé il germe della madre di tutte le stronze verruche immortali e prolifiche. Ci è andata avanti mesi a crioterapia. Le bruciavano ciclicamente il piede a menonovantagradi e girava per Venezia accompagnandosi col bastone della nonna.
2009/2010: Rimando al post Maionese, un valido sostituto dell’olio d’oliva. Dopo l’exploit del direttore di banca vestito da abete finiamo in un posto con la musica brutta. Bilan perde il cappotto e viene inghiottito dal guardaroba, Pripadavatiel è sequestrata da Incubo, studente ansioso di praticare il suo inglese e discorrere di linguistica comparata. Sempre. La mattina seguente bevo succo di pomodoro con Sabrina Salerno che alla tivù russa, come un fil rouge tra le parole Ah, Stra Can! , canta Boys Boys Boys.
Quest’anno regalatemi il nuovo Trivial Pursuit, pare che ci prendi le lauree.