Il libro…
La tranquilla cittadina universitaria di Guernon, paesino montano vicino a Grenoble, viene sconvolta dal brutale omicidio del giovane Rémy Caillois, bibliotecario dell’ateneo. L’inquietante originalità del crimine sta nella messa in scena realizzata dall’assassino, che non si è limitato a uccidere la propria vittima, ma si è accanito su di lei, seviziandola, tagliandole entrambe le mani, cavandole gli occhi e poi piazzando il cadavere in un crepaccio, incastrato fra le rocce in posizione fetale.
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Sono convinto che se Jean-Christophe Grangé si fosse chiamato Christopher Grange (all’inglese) ora sarebbe al top delle classifiche, tra gli scrittori più venduti della terra. Da francese, invece, la vita si fa un po’ più dura. Non che questo abbia impedito all’autore parigino di vendere (tanto) e di farsi conoscere dal grande pubblico, ma è molto probabile che ne abbia limitato la diffusione, soprattutto in rapporto a quanto meriterebbe. Troppo “americano” nel modo di concepire il romanzo e nel modo di scrivere per essere completamente accettato dall’intellectaulité un po’ puzzona che risiede sia in Francia sia, in generale, nell’Europa continentale. Io, invece, lo ammiro e il mio giudizio non può che essere positivo, oltre che di parte. Infatti, pur non essendo un divoratore di best seller, considero Grangé un grande inventore/raccontatore di storie. D’altra parte, ha dalla sua tre caratteristiche fondamentali come: 1) una grande inventiva 2) la bravura nel costruire, intrecciare e portare avanti più storie contemporaneamente 3) una più che discreta abilità nel maneggiare le parole (sa anche quando è il momento di piazzare qualche banalità). È a conoscenza di come si “fa” un romanzo e quali ingredienti ci vogliono per catturare l’attenzione del lettore, per “impedirgli” di spegnere la luce a un ora decente, la sera… costringendolo a stare sveglio per leggere “come va a finire”. Questo, almeno, avviene per romanzi quali Il volo delle cicogne, Il concilio di pietra, L’impero dei lupi.Quest’ultimo e I fiumi di porpora sono perfetti esempi della sua maniera di lavorare: trama complessa, avvincente e affascinante. Grangé, però, non si perde nei tanti elementi messi in gioco. Sa come tirare le fila e come rendere ogni cosa detta utile allo svelamento del mistero costruito durante la narrazione. Tutto ciò senza che la complessità dell’intreccio si trasformi in un peso e in un freno alla scorrevolezza. Anzi, direi che è piuttosto un valore aggiunto che ci ripaga dell’attenzione accordata durante la lettura.
…dal libro al film…
Vincent Cassel e Jean Reno in una scena del film
Ed è proprio l’appena citata complessità dell’intreccio, il fattore che ha maggiormente pesato sulla piena riuscita della trasposizione cinematografica di Mathieu Kassovitz. Nonostante alla sceneggiatura abbia partecipato lo stesso Grangé (accreditato nei titoli di testa), il film, riducendo e modificando troppo la trama del libro, finisce con lo svilire tutta la vicenda narrata. Sembra di essere di fronte a un bigino mal scritto. Il lavoro certosino di raccolta delle prove e avvicinamento lento e ben studiato alla verità che si trova nel romanzo, è completamente stravolto nel film. I passaggi sono troppo bruschi e sembrano tagliati con l’accetta, le scoperte dei due poliziotti inspiegabili, il finale - con lo svelamento dell’inquietante verità che si nasconde nell’università di Guernon - troppo pasticciato. Gli stessi personaggi, punto di forza del romanzo, sono piuttosto incolore e spenti (addirittura nel film, il beur-poliziotto Abdouf cambia nome e perde i suoi tratti da arabo). Non bastano nemmeno due bravi attori come Jean Reno e Vincent Cassel a risollevare il destino di un prodotto che per funzionare avrebbe dovuto essere diviso in puntate. Una mini-serie curata e con a disposizione mezzi finanziari adeguati avrebbe reso più giustizia all’originale su carta. Peccato (leggetevi il libro, se volete).Dati film:
Titolo: I fiumi di porpora Titolo originale: Les Rivières pourpres Regista: Mathieu Kassovitz Sceneggiatura: Mathieu Kassovitz, Jean-Christophe Grangé (romanzo: Jean-Christophe Grangé) Interpreti: · Jean Reno (Pierre Niémans)· Vincent Cassel (Max Kerkerian) · Nadia Farès (Fanny Ferreira)· Jean-Pierre Cassel (dr. Bernard Chernezé)Anno: 2000Paese: FranciaColore: ColoreDurata: 106 minuti Genere: Thriller Internet Movie Data base