Una nuova graphic novel arriva nelle sale cinematografiche. I Frankenstein è un action/fantasy con venature horror. Il solito polpettone con poche idee e ritmo convulso?
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Kevin Grevioux, massiccio attore specializzato in ruoli di contorno, è celebre nel mondo del cinema per aver scritto il soggetto di una serie di discreta fortuna negli anni zero, ovvero Underworld. Questa volta, con la complicità del regista/sceneggiatore Stuart Beattie, porta al cinema la sua graphic novel I, Frankenstein. Il film prende spunto dal celebre romanzo di Mary Shelley e sfrutta la creatura protagonista per imbastire un action/fantasy/horror tanto di moda negli ultimi anni. Da secoli è in atto una guerra tra i gargoyle, figure angeliche mostruose discepole dell' arcangelo Michele e i demoni. Adam, così rinominato il mostro, si troverà al centro di questa disputa secolare poiché custode del segreto del ritorno alla vita e si troverà costretto a scegliere da che parte stare.
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Dunque un disastro? No ed è questo il problema. I, Frankenstein è solo un film mediocre, modaiolo, patinato e senza personalità, che non riesce nemmeno ad ambire al trash da scult movie. Questo è un film che presto verrà dimenticato, che rientra a pieno titolo in quel tipo di cinema americano da encefalogramma piatto degli ultimi anni che, personalmente, fa deprimere.
DESOLANTE
Valerio Daloiso
Regia: Stuart Beattie – Cast: Aaron Eckhart, Bill Nighy, Miranda Otto, Yvonne Strahovski, Jai Courtney – USA/Australia, 2014 – Durata: 93 min.
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