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Il Quartier Generale dei Fratelli Musulmani bruciato dagli insorti egiziani
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MERCOLEDI SCORSO la polizia e l’esercito egiziano, aiutati dai patrioti di Tamarrod, il comitato popolare per la difesa della Rivoluzione, hanno disperso gli accampamenti fortificati e armati dei Fartelli Musulmani al Cairo. Invece di esultare per l’evento, poiché non succede tutti i giorni che un paese arabo riesca a mettere l'islam fuori gioco, la comunità internazionale si è commossa… per i morti fra gli islamisti! .
EPPURE tutti i maggiori orientalisti, fra cui il libanese Antoine Sfeir, hanno segnalato la necessità di sradicare i Fratelli Musulmani dalla scena mondiale. L’ho segnalata anch’io in vari post, compreso quello in cui presentavo al Quaradawi, il loro capo spirituale, al cui confronto Hitler sembra un Figlio dei Fiori. Dobbiamo ringraziare gli egiziani per averli estromessi dalla scena politica del loro paese. Nel frattempo anche in Tunisia i «Fratelli» dell’infame partito Ennahda e i loro utili idioti, Ettakatol e CPR, si trovano con le spalle al muro davanti a un fronte laico, repubblicano e patriottico. Il rapporto fra gli eventi tunisini ed egiziani è chiarissimo: si tratta della stessa organizzazione internazionale islamica che nel primo caso cerca di conservare il potere e nel secondo di riconquistarlo.
LI ABBIAMO anche a domicilio. In Francia la succursale dei Fratelli Musulmani è l’UOIF, Union des Organisations Islamiques de France, installata nella Repubblica durante la presidenza di Nicolas Sarkozy. Se avete il tempo e la pazienza, vi invito a vedere il reportage seguente (1 ora e 21 minuti) diffuso nel maggio 2013 su France 3) che sviscera nel minimi particolari la Fratellanza (جمعية الأخوان المسلمين, jamiat al-ikhwan al-muslimin) , la sua storia e la sua organizzazione dall’ alleanza con il regime nazista a quella con al-Quaida. Passando per la sua miriade di filiali nel mondo intero fra cui l’Ennahda di Rached Gannouchi e i suoi scagnozzi in Tunisia, l’UOIF in Francia, l’UCOII in Italia, l’Hamas terrorista a Gaza e le organizzazioni jihadiste di ogni stampo.
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NON POSSO RIASSUMERE in poche parole tutto quello che si dice in questo esauriente reportage, ma dal punto di vista ideologico il programma dei Fratelli Musulmani è semplicissimo e si riassume nella quartina che serve loro come professione di fede: «Allah è il nostro obiettivo. Il profeta Muhammad è il nostro capo. Il Corano è la nostra legge. La jihad è la nostra via». Forse questi propositi non sarebbero tanto malvagi se i Fratelli li tenessero per loro. Il problema è che vogliono imporli al mondo intero.
ECCO L'OBIETTIVO dei Fratelli Musulmani in Egitto, in Tunisia, in Francia, in Italia e nel resto del mondo: installare la Charia e il Califfato tramite la jihad, la guerra santa. In Europa la Fratellanza tenta di re-islamizzare gli immigrati musulmani, aizzandoli contro i valori e la cultura del paese di accoglienza. Ecco una delle cause, se non la principale, delle note difficoltà d’integrazione delle comunità islamiche nei nostri paesi.
GLI EGIZIANI hanno cacciato i Fratelli Musulmani dal potere e li stanno sradicando come organizzazione. Privati dell’aiuto logistico della Fratellanza, i terroristi di Hamas moriranno di asfissia e le comunità arabe della Palestina potranno finalmente decidere il loro destino. I tunisini stanno cacciando dal governo Ennahda, la filiale della Fratellanza in Tunisia. E in Europa? Non ci resta che imitarli e dire «fuori dai piedi!» alle succursali dell’internazionale jihadista nei nostri paesi.
Dragor