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I geoingegneristi propongono la dispersione di anidride solforosa, silice e quarzo per raffreddare la terra

Creato il 07 gennaio 2013 da Corradopenna
I geoingegneristi propongono la dispersione di anidride solforosa, silice e quarzo per raffreddare la terra
Su di un sito universitario collegato con la NASA (http://adsabs.harvard.edu/abs/2007AGUFMGC33A0935G)  oppure da questo altro sito (http://www.naturaljointmobility.info/agu.htm) possiamo leggere un ennesimo studio di geoingegneria che risulta collegato ad un omonimo brevetto depositato due anni dopo (http://www.google.com/patents/US20100127224)
I geoingegneristi propongono la dispersione di anidride solforosa, silice e quarzo per raffreddare la terra
L'articolo è stato accettato come contributo all'incontro dell'Unione Geofisica Americana  (American Geophysical Union) di San Francisco nel dicembre del 2007 e si intitola Iniezione stratosferica di particelle di aerosol riflettenti per mezzo di additivi al carburante degli aerei (Stratospheric Injection of Reflective Aerosols or Particles by means of aviation fuel additives).
I geoingegneristi propongono la dispersione di anidride solforosa, silice e quarzo per raffreddare la terra
Questo articolo descrive la selezione ed la sperimentazione preliminare di prodotti chimici che potrebbero essere utilizzati come additivi per il carburante dell'aviazione al fine di iniettare nella stratosfera (tramite l'aviazione civile o militare) due prodotti, biossido di zolfo e particelle di silice dell'ordine di dimensione del micron.
I prodotti chimici sono il dimetil-solfuro [formula chimica (CH3O)2SO2] che addizionato al cherosene dovrebbe portare alla formazione di anidride solforosa, ed il tetra-etil-silicato che dovrebbe portare alla formazione di particelle di silice.
Il brevetto depositato due anni dopo invece menzionata anche la dispersione di diatomite (roccia originata naturalmente dalla deposizione dei gusci di diatomee), la microsilice e la polvere di quarzo, menzionando una dimensione delle particelle comprese tra 5 nanometri e 100 micron.
Sarà un caso che gli attivisti contro le scie chimiche denunciano la dispersione di:Da notare anche la dimensione nanometrica delle particelle, che ancora una volta ricorda la denuncia del dottor Blaylock (sebbene egli si riferisca al nanoalluminio, altro metallo che i geoingegneristi progettano di disperdere nell'atmosfera) nonché le denunce degli altri attivisti sulla dispersione di prodotti nanotecnologici che hanno particolari (e deleteri) effetti sugli esseri viventi.
Guarda caso esistono studi pubblicati di recente (ottobre 2009) sugli "effetti biologici dei nanotubi di carbonio e le loro applicazioni biologiche" come recita il titolo di una recente tesi di laurea: http://www.princeton.edu/~chemdept/Scoles/SCOLES%20NEW/Scolessite/doc/PhDThesis_TOMA.pdf


NB: Quanto alla pretesa che hanno costoro di difenderci dal riscaldamento globale, occorre precisare che si tratta di una scusa ben poco valida, ed in ogni caso la soluzione è peggiore dell'eventuale danno.

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