Ne mancano appena 17 alla partenza.
Se si contano quelli lavorativi, appena tredici e qualcosa.
Il lavoro mi è lieve ultimamente, mi hanno affidato incarichi che mi piacciono e che fanno passare velocemente la giornata.
Elisa mi manca, adesso è diventata più ubbidiente e ancora più coccolona, "mamma cara, vieni a giocaeee", e io mi struggo anche se sono distrutta da mesi di levatacce.
Anelo il riposo, il dolce far niente del week-end, quando si passa dal parchetto vicino a casa al laghetto delle anatre, dalla gelateria al supermercato, il tutto con calma e sonnolenta tranquillità.
Scrivo meno, penso di più.
Ci sono state delle preoccupazioni, delle arrabbiature e delle potenti gastriti dovute a degli ex datori di lavoro che si sono comportati male, ma una volta ridimensionata la cosa a ciò che è, ovvero un dispetto, ci siamo sentiti meglio.
Sono serena. Mollacciona, quasi.
Dovrei iniziare a pensare ai bagagli, e invece no, ho preparato una lista e l'ho abbandonata un mese fa nella ciotola delle "cose da fare", quindi a conti fatti mi ridurrò a fare tutto l'ultima settimana.
Relax.
D'altronde, il mio nuovo portapenne al lavoro è questo:
![I giorni sono diventati un conto alla rovescia verso le v... I giorni sono diventati un conto alla rovescia verso le v...](http://m2.paperblog.com/i/189/1896651/i-giorni-sono-diventati-un-conto-alla-rovesci-L-rz4BZz.jpeg)
Ah, e il "signore" di cui avevo scritto nello scorso post non è cambiato di una virgola: sabato ci ha fermato all'ingresso dicendoci che la Purulla doveva stare seduta sull'apposito seggiolino del carrello, e non all'interno del carrello stesso, "è questione di sicurezza".
Se ti fa sentire meglio pensare di avere qualche potere, fai pure, caro. Relax.